Si è svolta oggi l’Assemblea degli azionisti della Banca Popolare di Vicenza, presieduta da Gianni Mion, alla quale hanno partecipato moltissimi soci, in rappresentanza del 99,34% del capitale sociale. L’Assemblea, dopo una lunga sessione, ha approvato il bilancio d’esercizio 2016, che si è chiuso con una perdita di esercizio di quasi due milioni di euro (1.901.705.146), che è stato deliberato di coprire con l’utilizzo della riserva sovrapprezzi di emissione.
L’Assemblea ha inoltre approvato la proposta di riduzione del numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione, da undici a nove membri, tenuto conto del particolare momento che sta attraversando la Banca. Infine, è stato nominato consigliere di amministrazione Fabrizio Viola, in precedenza cooptato dal Cda, che resterà in carica fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2018. L’Assemblea ha autorizzato Viola ad assumere altri incarichi, essendo anche amministratore di Veneto Banca.
Tanti i soci friulani presenti – fisicamente o con delega – che sono intervenuti, ribadendo le varie richieste fatte da mesi alla banca, a cominciare dalla trasparenza. Le risposte, però, non sono arrivate. “Sull’azione di responsabilità – spiega la presidente di Federconsumatori Fvg, Barbara Puschiasis – i soci non hanno ottenuto chiarimenti, dopo le anticipazioni pubblicate dal Sole 24 ore. Anche sull’ammontare del risarcimento non c’è stata una risposta chiara. Poi, sulla necessità di interventi anche contro revisori dei conti e periti, il Cda ha detto di attendere l’esito del processo penale, dal quale potrebbero emergere nuovi elementi. Un dato che, però, riguarda anche tutti gli altri soggetti nei confronti dei quali la Banca intende rivalersi. Quindi, gli scavalcati: i soci vogliono un elenco completo e la possibilità di ricostruire la cronologia dei fatti, ma anche in questo caso nessuna risposta”.
“I soci hanno insistito anche perché tutti i proventi servano per ricompensare gli azionisti. Ma si sono sentiti rispondere che se arriveranno i soldi dello Stato non ce ne sarà per nessuno. Una cosa – spiega ancora Puschiasis – che ha dell’incredibile. Insomma, anche il nuovo corso risulta incoerente. Se l’obiettivo è quello di recuperare la fiducia, sia la transazione ‘forzata’ sia il fatto di cambiare continuamente le carte in tavola non aiutano. Noi, comunque, continueremo a batterci”.