Un tesoretto che potrà arrivare fino a 95 milioni di euro e che avrà importanti ricadute sul territorio. È questa la bella sorpresa capitata alla Banca popolare di Cividale attraverso la vendita di una buona parte della propria partecipazione nell’Istituto centrale delle banche popolari (Icbpi), a sua volta acquistato da un raggruppamento di fondi di investimenti, due americani (Advent e Bain) e uno italiano (Clessidra).
L’operazione è stata illustrata oggi a Udine dalla presidente Michela Del Piero e dal direttore generale Gianluca Benatti (nella foto). La banca friulana, quindi, venderà il 4,44% delle azioni di Icbpi, conservandone lo 0,7%, incassando così una liquidità che, in base alle stime, varia da 88 a 95 milioni,e che si traduce in una plusvalenza rispettivamente da 59 a 66 milioni di euro.
Banca popolare di Cividale, al tempo guidata da Lorenzo Pelizzo, era entrata nell’istituto di secondo livello nel 2004, attraverso un’iniziativa che si è dimostrata indubbiamente lungimirante. Icbpi si occupa di diversi servizi al sistema delle popolari, tra cui la gestione del circuito Cartasì, che a sua volta viene ora ceduta a Visa Europe, da cui deriverà una ‘torta’ di ulteriori 400 milioni, di cui sempre la Cividale godrà di una fetta.
“Questo tesoretto – ha spiegato Del Piero – porterà benefici all’intero territorio, ai soci, ai clienti e ai dipendenti. Infatti, rappresenta un’importante iniezione in termini di liquidità e di patrimonio, che consentirà immediatamente di aumentare le erogazioni a famiglie e imprese”.
Si tratta, in sostanza, di un aumento di capitale ‘gratuito’, ovvero senza chiedere nuove risorse ai soci, che per altro sono stati penalizzati recentemente dalla svalutazione delle loro azioni. Sui tempi dell’incasso, però, non ci sono certezze. Potrebbe avvenire già quest’anno, dopo l’ok finale non solo della Banca d’Italia e della Bce, ma anche dell’Antitrust europeo.
“Quella che interessa Icbpi, con oltre 2,1 miliardi di euro di valore, è una delle più importanti operazioni di finanza straordinaria in corso in Europa – ha sottolineato Benatti – e noi ci siamo”.
Il Friuli risulta coinvolto anche per il fatto che la banca ducale partecipa con il 30% in Helpline, la società di assistenza telefonica ai clienti delle popolari, controllata proprio da Icbpi. Helpline occupa attualmente 450 dipendenti, di cui 150 proprio a Cividale.
“Da parte della cordata di fondi – ha aggiunto Benatti – abbiamo avuto ampie rassicurazioni, che riguardano addirittura nuovi investimenti, che porteranno nuova occupazione anche in Friuli. Il 30 giugno è previsto un incontro per definire le linee guida di sviluppo”.