Studio, osservazione e analisi della migrazione per una miglior conoscenza della beccaccia finalizzata alla conservazione della specie (Scolopax rusticola). Sono i contenuti del progetto “Scolopax Overland” cui ha aderito la Provincia di Udine, iniziativa che si propone di monitorare, tramite posizionamento di un trasmettitore satellitare ad energia solare del peso di 5 grammi, alcuni esemplari di questa specie di volatile.
Specie che sistematicamente attraversa i nostri territori in due periodi dell’anno: in autunno, per dirigersi al Sud in regioni ideali per lo svernamento; in primavera, per risalire verso il Nord per la nidificazione. E proprio l’altra sera, a Sterpo di Bertiolo, sotto una pioggia battente, condizione atmosferica tipica in cui le beccacce si spostano, l’equipe composta da personale specializzato che sta seguendo il progetto (Luciano Cucignato e Gabriele Carnelutti della commissione provinciale caccia, Thomas Turco direttore della riserva di Bertiolo e Alessandro Tedeschi dell’associazione proponente), ha catturato, munito di rilevatore e successivamente liberato, un esemplare che entra nel campione di studio come “Picjoce Provincie di Udin”.
“Questa attività di monitoraggio – spiega l’assessore provinciale all’agricoltura Leonardo Barberio – è stata appoggiata in quanto complementare al lavoro svolto dall’Orto botanico sul fronte della conservazione ex situ di molteplici specie vegetali, tra cui la flora friulana d’interesse agricolo e naturalistico permettendoci di ampliare l’offerta di specificità didattiche della struttura al servizio delle scuole superiori della Provincia o degli studenti universitari che svolgono i tirocini. Si tratta – aggiunge Barberio – di un’opportunità in più di conoscenza del territorio attraverso approfondimenti sulle specie animali e non solo vegetali che lo caratterizzano”.
I tempi medi del monitoraggio per singolo uccello vanno dai due ai 4 anni ma la durata effettiva è direttamente legata alle aspettative di vita di ogni esemplare catturato. I rilevatori posizionati sulle beccacce sono collegati alla rete satellitare “Argos” che ha una capacità di localizzazione del volatile su tutto il pianeta grazie ai satelliti della rete Poes. “Grazie a questo progetto – rileva Barberio – della beccaccia che abbiamo “adottato” potremo conoscere in tempo reale gli spostamenti con la possibilità di ottenere tutti i relativi dati ogni 48 ore via web con la successiva opportunità di caricarli sul portale istituzionale dell’Ente per consentire alle scolaresche un monitoraggio continuo per l’intera durata del progetto”.
La fase operativa di Scolopax Overland ha inizio ogni anno al termine della stagione venatoria, ciò al fine di ridurre al minimo il pericolo di perdere l’uccello monitorato e l’apparecchiatura. Le catture vengono eseguite da personale abilitato, di notte e in località prescelte. L’intera procedura è limitata nei tempi allo stretto necessario per il rilievo dei dati biometrici e biologici e all’equipaggiamento della tecnologia satellitare. Nel quinquennio di attività 2011-2015 effettuata dall’associazione “Amici di Scolopax”, sono state catturate ed equipaggiate 28 beccacce in diverse regioni italiane. Oltre l’80% degli uccelli hanno compiuto almeno un percorso completo della migrazione ed alcune di esse hanno già effettuato percorsi migratori pluriennali e sono tuttora attive. Il programma 2015-2016 prevede la cattura e l’equipaggiamento di 5 beccacce.