New York, Las Vegas, Los Angeles, Hong Kong e… Gagliano di Cividale. Queste località hanno ora qualcosa in comune: un locale della famiglia Bastianich. I celebri ristoratori italoamericani, infatti, hanno acceso ufficialmente i fuochi e stappato le prime bottiglie nel loro primo ristorante in Europa, proprio in Friuli. È sulle colline cividalesi, infatti, che dal 2006 hanno la propria azienda vinicola ed è qui che la matriarca Lidia ha deciso di completare la propria ospitalità con un ristorante, dotato anche di camere. Si nome scelto è ‘Da Orsone’, e per ora è aperto in orario serale servendo vini al calice, cocktail e un menu davvero stuzzicante, perché sa mescolare ingredienti made in Italy con tendenze culinarie Usa.
“È il completamento di ciò che stiamo già facendo nel mondo – spiega Lidia -. Il nostro vino è pensato per essere goduto a tavola assieme a buon cibo e ad amici sinceri”.
La filosofia culinaria è ben chiara: “Utilizzeremo soltanto prodotti locali e stagionali – continua – con qualche pizzico Usa. Prepareremo nostre marmellate, i prodotti del nostro orto e faremo il pane in casa. Le ricette riflettono la filosofia nostra e dei nostri chef, che già ci ha fatto vincere numerose tre stelle. Finora abbiamo portato i sapori di queste terre nel mondo, ora vogliamo portare il mondo qui”.
All’interno del locale, in un edificio rustico ristrutturato, c’è un bancone con la possibilità di consumare anche piatti veloci, tra i quali il ‘tradizionale’ hamburger americano, cui si aggiunge una sala con 45-50 posti a sedere con menu completo. In più, sono a disposizione degli ospiti cinque camere.
Quindi, America andata e ritorno: è questa la storia dei Bastianich. Lidia all’età di 12 anni dovette abbandonare Pola con la propria famiglia, che dopo qualche anno a Trieste emigrò definitivamente negli Usa. Pioniera degli show cooking, oggi tanto di moda anche in Italia, è diventata punto di riferimento degli americani amanti della buona cucina, accompagnando la propria presenza in tv con la pubblicazione di numerosi ricettari. Nel 1997 i Bastianich hanno acquistato terreni a vigna a Buttrio, grazie ai suggerimenti dell’amico Valter Scarbolo, e nel 2006 la tenuta di Gagliano, dove è stata allestita la cantina. In totale sono 25 ettari, per una produzione annua di 260mila bottiglie destinate per il 65% al mercato Usa. Il marchio Bastianich, però, è oggi molto richiesto anche in Italia, trainato dal successo che Joe sta avendo con la trasmissione Master Chef e con il suo libro ‘Restaurant Man’. Ecco cosa rispondei Lidia Bastianich nell’intervista in esclusiva rilasciata alla nostra testata.
Perché proprio qui e non a Milano o in un’altra capitale europea?
“Fa parte della nostra filosofia. Qui vengo con la mia famiglia, compresi i cinque nipoti, 5-6 volte all’anno, non solo per seguire l’azienda, ma anche per ritirarmi a scrivere libri o per trovare nuovi spunti per i ristoranti. Il cliente americano non compra soltanto una bottiglia di vino o mangia un piatto: è interessato al nostro stile di vita. Cosa che è possibile trovare solo qui, non in una metropoli”.
In Italia è molto conosciuto suo figlio Joe, protagonista della trasmissione Master Chef. Com’era da bambino?
“Ho aperto il mio primo ristorante nel 1971 e, dopo pochi anni, approfittando di ogni periodo di chiusura io e mio marito tornavamo in Italia, percorrendola in lungo e largo, alla ricerca di ingredienti e ricette da far conoscere poi agli americani. I nostri figli ci hanno sempre seguiti. In particolare Joseph è sempre stato curioso dei sapori, appassionandosi fin da giovane al mondo del vino. Lui, poi, ha studiato economia e lavorato anche a Wall Street, mentre Tanya si è laureata in Storia dell’arte a Oxford. Entrambi, però, hanno voluto ‘ritornare’ e impegnarsi nell’azienda di famiglia”.
Joe è antipatico come appare in tv o sta soltanto recitando?
“Joseph è molto tenero di cuore. Partecipa a uno show gestito dai produttori, quindi ha dovuto scegliere una ‘parte’ davanti al pubblico italiano”.
In cucina come si comporta?
“Entrambi i miei figli sono bravi anche a cucinare. Tanya è più portata per ricette della tradizione, Joe per carni alla griglia con diverse spezie, con una cottura all’americana: veloce e alla fiamma”.
Qual è il segreto del suo successo?
“Credo che in me vivano due culture: la creatività italiana e il senso per gli affari americano”.