La nota trasmissione di Rai 3 in onda dalle 17.15 e condotta da Sveva Sagramola (nella foto) dedica una serie di puntate ai Presìdi Slow Food della nostra penisola. Venerdì 19 dicembre sarà la volta del Pan di sorc, che da secoli profuma le tavole friulane. Lo sappiamo, non è così semplice trovare un buon pane: troppo spesso è prodotto utilizzando lieviti molto veloci, semilavorati o paste surgelate. Il vero pane, invece, può durare anche quindici giorni, è fatto con pasta madre o lieviti meno aggressivi, farine di qualità e gusto. Spesso sembriamo ignorare che il grano costituisce un fondamento dell’alimentazione mediterranea, da cui si è sviluppato un universo di forme e sapori: solo in Italia si contano, infatti, più di trecento pani tradizionali. E Slow Food ha numerosi Presìdi che li difendono: oltre al Pan di sorc in Friuli, abbiamo in Puglia il pane tradizionale dell’Alta Murgia, in Sicilia il pane nero di Castelvetrano, in Toscana la Marocca di Casola, il pane di patate della Garfagnana e il Testarolo, mentre in Trentino troviamo l’Ur paarl.
La tradizione vuole che il Pan di sorc friulano sia il risultato delle contaminazioni tra le tradizioni del gemonese e quelle austriache. Il risultato è un pane dolce e speziato, che si regalava in occasione del Natale e che ogni famiglia aromatizzava a piacimento, partendo sempre dagli ingredienti fondamentali: farina di mais (il sorc in dialetto), segale, frumento, fichi secchi, uvetta e semi di finocchio.
Il progetto del Presidio punta a tutelare la biodiversità e i saperi del gemonese e si impegna a promuovere tra i produttori l’adozione di pratiche agronomiche sostenibili e a sviluppare un approccio etico al mercato. L’obiettivo del Presidio è aumentare la richiesta del Pan di sorc da parte dei consumatori permettendo un allargamento della filiera anche ad altri coltivatori e fornai del territorio.
In studio, per raccontare la storia di questo prodotto tradizionale, i produttori Rodolfo Etelca e Maurizio Tondolo e Francesca Rocchi, vicepresidente di Slow Food Italia.