Il dessert ‘Lady Sicily Mousse’ ha incantato la giuria a tal punto che la squadra di Ragusa Barocca ha trionfato alla seconda edizione de ‘Le donne nell’Arte del Flambé’ promossa dall’Amira, l’associazione nazionale dei maître, a Grado. Questo dessert, sommato al punteggio conseguito per la composizione del centro tavola a base di frutta e decorato con fiori di mimosa, ha fatto trionfare la squadra composta da Biagia Alessandra Cassiba, Maria Piera Occhiuto e Deborah Interrighi, tre studentesse dell’Istituto Principe Grimaldi di Chiaramonte. La mousse proposta all’interno di un bicchiere è per sommi capi una ganasce di cioccolato modicano con pere spinella del territorio, mousse di ricotta vaccina ragusana e biscuits di mandorla pizzuta. Ciò a significare anche che questa competizione gradese è utile anche per promuovere i prodotti dei rispettivi territori.
A partecipare alla sfida, conclusasi nella giornata internazionale della donna poiché è nata con lo scopo di valorizzare la figura femminile anche nel campo professionale di elevata qualità, ci sono state squadre provenienti da tutt’Italia ma anche dall’estero. Al secondo posto si è classificata, infatti, la squadra di Paestum con Francesca Caruccio, Marika Ferrazzano e Chiara Audino anche queste studentesse, per l’esattezza dell’alberghiero Ancel Keys di Castelnuovo Cilento.
Sul podio, al terzo posto, la squadra svizzera della sezione Ticino (Lugano) con l’esperta maître Vilma Broggi e la sommelier Anna Valli. Per la cronaca al quarto posto si è classificata la squadra della Sicilia Orientale che aveva vinto lo scorso anno.
Le squadre hanno ricevuto i premi dalle mani del prefetto di Gorizia, Isabella Alberti e dai vertici dell’Amira con in testa il presidente Valerio Beltrami, il vicepresidente vicario Giacomo Rubini e gli ex presidenti Raffaello Speri e Carlo Hassan, dal cerimoniere Giovannangelo Pappagallo e dal Cancelliere dei Grandi Maestri nonché presidente di giuria, Claudio Recchia.
La sintesi sui contenuti della manifestazione è stata innanzitutto la valorizzazione della donna, poi quella delle studentesse che rappresentano il futuro di questa importante professione, il maître, che riguarda l’accoglienza e l’ospitalità e soprattutto l’aver valorizzato i disabili (nelle corso delle due giornate di gara c’è stata anche la preparazione di un dessert alla fiamma, fuori concorso, di una ragazza che frequenta una sezione speciale di un istituto alberghiero siciliano) da parte, anche con l’inserimento lavorativo.
Nel corso della serata sono stati assegnati anche dei premi speciali. Per le due squadra del Friuli Venezia Giulia questi premi sono andati alla sezione Trieste-Gorizia per la composizione del centro tavola mentre per quella delle ragazze di Udine (tutte studentesse dello Ial) il premio indubbiamente meritato per la miglior interpretazione dell’abbinamento donna e cibo.