Saranno tre anni di Passione – Vi spieghiamo come mai, fino a quando non saranno conclusi i lavori per la terza corsia tra Portogruaro e Gonars, è meglio armarsi di tanta pazienza
Meglio mettersi il cuore in pace: nei prossimi tre anni servirà tanta pazienza e attenzione nell’affrontare i disagi creati dalla presenza di diversi fattori che renderanno complicato percorrere un tratto nevralgico della nostra viabilità regionale.
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Gioie e dolori di una grande opera – Allargare vuol dire anche anche ricostruire
Sono partiti e proseguono a pieno ritmo nel tratto di autostrada A4 compreso fra Alvisopoli e Gonars, i lavori per realizzare il terzo lotto della terza corsia. L’intervento prevede la costruzione della terza corsia in un tratto di circa 26 chilometri fra Alvisopoli (frazione di Fossalta di Portogruaro e Gonars, per un importo complessivo di circa 442 milioni di euro. In totale però, incluso il tratto da Portogruaro ad Alvisopoli l’investimento complessivo sarà di 600 milioni.
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Se salta l’ipotesi Anas è pronto il Piano B – Se la società non entra nella nuova società a cui sarà data in concessione l’infrastruttura, le Regioni Veneto e Fvg dovrebbero detenere il 100% delle azioni
Nel caso in cui dovesse sfumare l’entrata di Anas nell’A4, le azioni della nuova società saranno intermente detenute dalle Regioni Friuli – Venezia Giulia e Veneto. E’ questo, in estrema sintesi, il ‘piano B’ per la gestione dell’autostrada in territorio veneto e fiuliano. A parlarne è il presidente di Autovie Venete, Maurizio Castagna.
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Tutela delle minoranze: “L’Italia merita cinque” – Aureli Argemì, fondatore del Ciemen di Barcellona, boccia il Belpaese: “La politica per le lingue minoritarie è deficitaria, con l’eccezione del Sudtirolo. La legge non è applicata, resta un simbolo”
Un bel cinque. è questo il voto che Aureli Argemí, fondatore e presidente onorario del Centre Internacional Escarrè per a les Minories Ètniques i les Nacions (Ciemen) di Barcellona, dà all’Italia in tema di tutela delle minoranze linguistiche. Aregmì, che nei giorni scorsi era in Friuli – Venezia Giulia per parlare della questione catalana e il futuro dell’Europa su invito del Gruppo Studi Storici e Sociali Pordenone, non fa sconti al Belpaese.
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Il primo calendario degli eventi nelle malghe – Sono circa una cinquantina gli appuntamenti dell’estate sugli alpeggi del Friuli Venezia Giulia. L’Ersa ha pubblicato il primo calendario che mette d’accordo adulti e bambini, ma anche chi desidera assaggiare il formaggio, nuovo presidio di Slow Food
Il Friuli Venezia Giulia non offre soltanto, si fa per dire, mare e montagna. Le vacanze, lontano dalla calca e in mezzo alla natura, si possono fare anche visitando le 161 malghe del territorio, che offrono eventi durante tutta l’estate e non soltanto, adatti ad adulti e bambini. Per la prima volta l’Ersa ha stilato il programma degli appuntamenti sugli alpeggi.
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