Le donne che fanno l’impresa – Dal prossimo 15 luglio riapre il bando regionale per richiedere i contributi destinati all’imprenditoria femminile. L’opportunità data nel 2013 era stata subito colta dalle friulane, che avevano potuto contare su oltre 800mila euro
Nuova opportunità per le donne che vogliono fare impresa. Dopo il bando del 2013, il 15 luglio si riapre la porta per richiedere i contributi a fondo perduto destinati, secondo la legge regionale 11/2011, all’imprenditoria femminile.
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Dalle ‘Stellette’ alle stalle – A dieci anni dalla fine della leva obbligatoria, ciò che resta sono le caserme dismesse e le case abbandonate dai graduati, mentre molti centri cercano di ricostruire la loro economia
Chi si ricorda di ‘Soldati – 365 giorni all’alba’, il film di Marco Risi ambientato a Pontebba nel quale si raccontava il servizio militare obbligatorio? La pellicola fu proiettata nel 1987, due anni prima della caduta del Muro di Berlino. Allora il Friuli Venezia Giulia era la ‘caserma d’Italia’. Attorno ai soldati gravitava una fiorente economia fatta di commercio, ristorazione e intrattenimento. Appena due anni dopo, nel 1989, la caduta del Muro ha spazzato via decenni di Guerra fredda retrocedendo la regione da baluardo difensivo della nazione a semplice terra di confine.
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Pax europea ad alto rischio – Lamberto Zannier, Segretario generale dell’Osce, originario di Fagagna, spiega quali sono le crisi da risolvere nel Vecchio continente e le possibili soluzioni
Quando è entrato a far parte del ministero degli Esteri nel 1978, probabilmente l’ambasciatore Lamberto Zannier non immaginava che avrebbe raggiunto uno degli incarichi più prestigiosi per un diplomatico.
Originario di Fagagna, una laurea in legge con successiva specializzazione post-universitaria in Relazioni internazionali, Zannier dopo aver rappresentato ai livelli più alti l’Italia in vari organismi internazionali, guida dal 2011 l’Osce (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa), istituzione impegnata nel monitorare le crisi e nel creare le basi per il dialogo nel Vecchio continente.
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Mai più incompatibili ‘a propria insaputa’ – Dopo i casi di Enzo Marsilio e di Enio Agnola in Consiglio regionale, servono soluzioni più stringenti e bisogna mostrare di avere ‘il coraggio che manca’
C’era una volta il Comitato regionale di controllo, che dal 2001 non c’è più. Serviva ad arginare, regione per regione, le disinvolte decisioni che le amministrazioni dell’italico Stivale avrebbero prodotto in quantità industriale se non ci fosse stato un vaglio che esaminasse il rispetto dei mille cavilli presenti nel mare magnum delle leggi italiane, ma anche, e soprattutto, dell’elementare buon senso. Era solo uno degli esempi di come la Prima Repubblica tentava di limitare l’arbitrio decisionale che può prendere la mano di chi amministra.
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Viaggiare in auto: il ‘passaggio’ costa meno dell’autobus – Share economy – Dall’inizio della crisi, il sistema della condivisione ha registrato un vero e proprio boom, a partire dai trasporti. Ecco cosa c’è nella nostra regione
Questi che stiamo vivendo sono gli anni della ‘share economy’, ovvero dell’economia della condivisione. Dall’alloggio per i turisti al viaggio in macchina, dall’acquisto allo scambio di beni e servizi, dal cibo alle conoscenze, l’idea è di far incontrare gli utenti finali per mettere in comune oggetti o competenze sottoutilizzate e di bypassare così il normale sistema delle transazioni e della distribuzione.
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Mare e monti, all’aperto c’è il rischio ozono – Dopo un 2014 positivo, quest’anno l’aria del Friuli ha fatto suonare alcuni campanelli d’allarme: registrati in inverno alti valori di polveri sottili, soprattutto nel Pordenonese, e ora l’inquinante estivo minaccia montagna, coste e periferie delle città
Le annate nere del 2007 e 2008 sono alle spalle, ma la qualità della nostra aria fa suonare di nuovo qualche campanello d’allarme. I valori delle polveri sottili (Pm10 e Pm2.5) sono ripresi a salire rispetto a un 2014 senza grossi problemi. In più, con i mesi caldi, la nostra regione dovrà fare nuovamente i conti con l’ozono, un inquinante tipicamente estivo che può causare problemi di salute nei soggetti deboli, come asmatici, bambini e anziani. E’ questo quanto emerge dalla relazione stagionale sulla qualità dell’aria, valida per il primo quadrimestre del 2015 e redatta dall’Arpa.
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Lavori pubblici: oltre 8 milioni per la cultura – Palazzo D’Aronco punta a rilanciare la città intervenendo sulle strutture culturali: sbloccati fondi per ex Macello, Giovanni da Udine, secondo e terzo lotto del recupero della Biblioteca ed ex Gil di via Asquini
Udine investirà 8 milioni di euro a favore della cultura. A tanto ammontano i fondi sbloccati da Palazzo D’Aronco per intervenire sulle strutture culturali della città: i progetti riguardano il Visionario, il Teatro Nuovo Giovanni da Udine, la Biblioteca Joppi e l’ex Macello, futura sede del Museo di storia naturale. Ad annunciarlo è l’assessore alla cultura Federico Pirone.
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Manager pubblici, la città preferisce i veneti – Pordenone – La nomina del padovano Ongaro alla guida della Fiera è solo l’ultimo tassello. Un veneziano gestisce la mobilità e un trevigiano si occupa dei rifiuti
Venezia, Treviso, Padova. Da qui arrivano le figure che negli ultimi anni sono state piazzate in ruoli chiave dal sindaco di Pordenone, Claudio Pedrotti. L’ultimo nome, scelto da lui con il doppio ruolo di primo cittadino e presidente della Provincia, è quello di Roberto Ongaro, individuato come nuovo numero uno della Fiera. Una nomina che ha fatto infuriare la politica locale, anche quella all’interno del Pd, partito vicino al sindaco e allo stesso Ongaro.
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Dall’Illuminismo al digitale – Grazie a Università e Regione, sarà consultabile online l’elenco dei preziosi tomi della Biblioteca Florio, ritornata nella sua sede storica di Udine dopo la donazione del cardiologo Attilio Maseri
Dalla carta al digitale. Sono 12 mila i volumi, opuscoli, opere a stampa e manoscritti di interesse letterario, filosofico, teologico, storico, datati tra il 15° e il 20° secolo che l’Università di Udine sottoporrà a un processo di catalogazione informatizzata, appena iniziato e che si concluderà nel 2016. I testi fanno parte del patrimonio librario della Biblioteca Florio, il prezioso fondo donato all’ateneo nell’agosto 2013 dal cardiologo Attilio Maseri, ultimo erede della storica famiglia Florio.
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Bob Dylan, un atto di fede – Dopo quasi 20 anni, torna in Friuli con la prima data italiana del suo ‘Never ending tour’ uno dei pilastri della musica mondiale. Un artista complesso e mai uguale a se stesso, come i suoi live
La domanda non è “cosa suonerà?”, ma “quale Dylan” salirà sul palco dello stadio Zanussi di S. Daniele, sabato 27, per la prima data del suo tour italiano. Sì, perché come tutti i fan sanno bene, di Bob Dylan non ne esiste uno solo: sono 7 secondo il regista Todd Haynes, che ha provato a spiegarne la complessità nel riuscito biopic ‘Io non sono qui’, almeno cinque – musicista, poeta, scrittore, pittore e pure Dj – se ci limitiamo alle sue ‘professioni’. O, molto più facilmente, di Bob Dylan, uno degli ultimi ‘pilastri’ della musica del secondo dopoguerra, ce n’è uno per ogni ascoltatore: una stella personale che assume connotati, rilevanza e suggestioni diverse a seconda del punto di osservazione.
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In allegato il ‘Dossier Gorizia’ con tutti gli appuntamernti dell’estate