I prof difendono la nuova maturità – La nuova scuola – Dal 2018 per essere ammessi all’esame di Stato non servirà più avere la sufficienza in tutte le materie e si darà più peso alle competenze
La scuola italiana è di nuovo sotto esame e questa volta sembra destinata alla bocciatura. Unica candidata a questo triste destino, dato che per essere ammessi alla maturità, secondo quanto previsto dal decreto legislativo sulla Valutazione inserito nella riforma sulla Buona scuola, a partire dal 2018 non servirà più la sufficienza in tutte le materie e per alzare la media potrà essere preso in considerazione anche il bistrattato voto in condotta. Insomma, nessun bocciato e di conseguenza più ignoranza.
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Scegli la migliore scuola in vista dell’università – Eduscopio – Ecco i migliori istituti superiori per chi non vuole fermarsi alla maturità. Udine al top per lo scientifico e l’economico, Pordenone primeggia nelle lingue e nella tecnologia. Il migliore liceo classico si trova a Cividale, quello umanistico a Sacile
Per un ragazzo e per la sua famiglia, scegliere la scuola superiore dopo l’esame di terza media non è cosa semplice. Innanzi tutto perché bisogna decidere quale sia la strada giusta per la persona, vale a dire che tipo di studi si intende intraprendere fino al raggiungimento della maggiore età. E, anche quando l’indirizzo è stato deciso, resta da capire a quale istituto iscriversi.
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Italicum bocciato, ma rimane il nodo collegi – La Consulta ha dichiarato illegittimi il ballottaggio e, in parte, il capolista bloccato, ma non tocca i confini elettorali che non piacciono a friulani e sloveni. Il ritorno al Mattarellum garantirebbe la rappresentanza del singoli territori
Nei giorni scorsi, la Corte costituzionale ha bocciato, almeno in parte, l’Italicum, vale a dire la legge elettorale scritta in vista dell’approvazione della riforma costituzionale, poi bocciata dall’elettorato il 4 dicembre. In particolare, sono state dichiarati illegittimi il ballottaggio e il capolista bloccato pe quanto riguarda la scelta del collegio di elezione, mantenendo però il premio di maggioranza. Le motivazioni della sentenza saranno rese note a febbraio, ma intanto la legge emendata è stata dichiarata immediatamente applicabile. Una decisione, quest’ultima, che ha portato più di un leader politico a invocare elezioni immediate.
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L’assassino? Uno di famiglia – Negli ultimi due anni, il Friuli Occidentale è stato teatro di diversi delitti familiari: tra padri che ammazzano i figli, amori malati e fratelli che rinnovano la tragedia di Caino e Abele, spesso il mostro è dentro casa.
L’assassino è dentro casa. Sempre più spesso, i casi di cronaca nera che riguardano il nostro territorio vedono vittime e carnefici condividere lo stesso tetto. Ed è il Friuli Occidentale ad aver espresso le storie più cruente e drammatiche. Padri che uccidono i figli, uomini che si portano via nel modo più macabro l’amore della loro vita, fratelli che rinnovano la tragica vicenda di Caino e Abele. Dal 26 gennaio del 2015 a oggi, due anni giusti, il Friuli Occidentale troppo spesso è stato macchiato di rosso. E nella quasi totalità degli episodi l’assassino era in casa, visto che si è trattato di omicidi tra congiunti. Gelosia, possessività, dissapori economici, depressione, rabbia. Tutti stati d’animo alla base di tragedie al limite della realtà.
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