Ecco il vostro ‘nuovo’ giornale – In un settore dell’informazione sempre più complesso, in un mondo inquinato da fake news, in una società che ha perso la bussola… il nostro (vostro) giornale vuole essere sempre più chiaro, autorevole, efficace, completo e legato al territorio. Per questo abbiamo voluto migliorare il servizio svolto a favore della nostra comunità investendo sulla veste grafica di questa pubblicazione. Quello che ora vedete è frutto di un lavoro durato mesi, fatto dalla nostra redazione grafica in stretto rapporto con il corpo giornalistico e ispirato al meglio della tendenza stilistica attualmente in Europa.
Crediamo che una testata locale e identitaria come Il Friuli moralmente non appartenga né ai soci dell’editoriale né a chi la scrive e realizza (che devono essere rispettosi custodi di un patrimonio collettivo), ma alla comunità a cui fa riferimento. E con questo investimento intendiamo andare incontro alle esigenze di lettori e inserzionisti per mettere loro a disposizione uno strumento informativo adeguato ai tempi e che guarda al futuro facendo tesoro del proprio passato.
Le novità non finiscono qui. Nei prossimi mesi infatti saremo impegnati nel ricordare i 170 anni dalla fondazione della testata, data alle stampe la prima volta alla fine del 1848. Lo vogliamo fare non in termini autocelebrativi o museali, ma con la chiara intenzione di cogliere l’occasione di un evento eccezionale come questo per stimolare la comunità friulana a concepire il proprio futuro e a lottare per ottenerlo.
Rossano Cattivello
Le inchieste in edicola
Morire di droga a 16 anni – La morte di Alice per overdose in un bagno della stazione di Udine ha aperto gli occhi a tutta la comunità su un problema che non è solo educativo o di ordine pubblico
Anno 2018: come è possibile morire a 16 anni nel cesso di una stazione dopo essersi iniettata nelle vene una dose di eroina? In questi giorni se lo sono chiesti tutti in Friuli: coetanei, genitori, insegnanti, forze dell’ordine, politici… Il caso drammatico di Alice, studentessa di Jalmicco all’istituto ‘Sello’, stroncata da un’overdose a Udine, ha gettato in faccia a tutti noi una matassa di questioni che non vedevamo (o non volevamo vedere), dal ritorno di droghe che si pensavano abbandonate, allo spaccio capillare sul territorio anche nella nostra regione, al disagio giovanile che trova nel ‘buco’ una via di fuga dalla realtà.
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Le radiazioni sono di casa – La risalita dal sottosuolo del gas radioattivo resta un grosso problema per molte abitazioni, in particolare per quelle costruite prima del terremoto. Ma anche per gli edifici in cui il ricambio d’aria è limitato a causa del maggiore isolamento
Il gas radioattivo radon, nemico tanto invisibile quanto pericoloso, continua a essere ben presente in molte abitazioni del Friuli-Venezia Giulia. Anzi, c’è qualche elemento in più di preoccupazione. E’ quanto emerge dal “Progetto Radon: misure per 1.000 famiglie”, la campagna di rilevamenti condotti dal Centro regionale per la radioprotezione dell’Arpa del Friuli-Venezia Giulia, i cui primi risultati sono stati presentati giovedì 11 a Palmanova.
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“Così ci passa la voglia di far festa” – Le testimonianze: Anno dopo anno i volontari sono sempre più in difficoltà con la burocrazia incombente per sagre, kermesse ed eventi
Le sagre sono una tradizione consolidata che anima la vita dei nostri paesi, valorizzandone in maniera festosa le peculiarità. Quando si parla di sicurezza delle persone, però, visti i tragici fatti negli ultimi anni nel mondo, non ci sono tradizioni, specificità e casi particolari che tengano. Tutti, dai piccoli concerti alle sagre più grandi, devono corrispondere a ben precisi requisiti, definiti nel 2017 dal cosiddetto Decreto Gabrielli e, lo scorso luglio, aggiornati dalle “Linea guida per l’individuazione delle misure di contenimento del rischio in manifestazioni pubbliche con peculiari condizioni di criticità” del Ministero degli Interni.
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Ieri e oggi in pista, domani a teatro – Il Ceghedaccio celebra i 25 anni della celebre ‘festa-revival’ con un sogno: il primo ministro britannico Theresa May, invitato alla Fiera
di Udine venerdì 19! E una certezza: la nuova ‘disco orchestra’
Quando si sogna, è bene farlo in grande. Per il prossimo appuntamento del ‘Ceghedaccio’, la grande festa-revival nata nel 1993 a La Botte di Pradamano, fenomeno transgenerazionale dagli orari ‘vintage’ e rigorosissimi (20-1.30 e non un minuto di più!), da subito sdoppiato in un’edizione primaverile e una autunnale, il patròn Renato Pontoni ha invitato addirittura un capo di Stato!
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Ruggero, il cantante diventa un fumetto – la stella udinese del web si trova protagonista di un ‘comic book’ che sarà presentato ufficialmente a Lucca Comics, il più importante appuntamento europeo
A memoria, non sono tantissimi i musicisti italiani che hanno avuto la fortuna di essere ‘trasferiti’ in un mezzo popolare e diffusissimo come il fumetto, per prendere vita tra le pagine di un albo disegnato. Tra i più famosi ricordiamo Jovanotti, che nei panni di Paperotti è entrato direttamente in un albo di Topolino, il fumetto più longevo e (un tempo?) più venduto in Italia. Ancora meno, ed è facile capire perché, quelli nati nella nostra regione, anche se negli Anni ’90 il grande Altan ritrasse i jazzisti friulani U.T. Gandhi e Giovanni Maier in un booklet allegato all’album ‘Noir’ di Enrico Rava, una storia di musica e omicidi ispirata all’album del grande trombettista nato a Trieste.
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