Ius soli, non basta nascere qui per essere italiani – La proposta di riforma prevede diversi ‘paletti’ per l’ottenimento della cittadinanza da parte dei minori. La via ‘scolastica’ per diventare figli del Belpaese
In questi mesi, la proposta di legge sulla cittadinanza ha scatenato un mare di polemiche. Al centro del dibattito, ci sono i cosiddetti ius soli (cittadinanza ottenuta in base al luogo di nascita) e ius culturae (ottenuta in seguito a un percorso formativo). Da una parte, c’è chi saluta la proposta come un’apertura ai migranti, dall’altra chi la considera una resa all’‘invasione’ degli stranieri. In realtà, messa in questi termini, la polemica è fuori bersaglio. Innanzi tutto perché lo ius soli all’italiana non è nemmeno paragonabile allo ius soli puro, ovvero quello vigente negli Stati Uniti, dove chi nasce su suolo statunitense è perciostesso statunitense.
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”Cittadinanza, antidoto contro il terrorismo” – L’esperto di diritti Francesco Bilotta: “Non bastano i diritti sociali, ai giovani stranieri si devono dare anche quelli politici: è un’opportunità di farli sentire parte della comunità. Rinunciare a queste persone sarebbe masochismo”
Chi non è d’accordo con lo ius soli, contesta la proposta con diversi argomenti. Uno dei più frequenti è che, in fondo la cittadinanza non serve. Gli interessati dalla normativa, dicono i contrari, hanno già tutti i diritti, dall’istruzione alla salute. Insomma, non ci sono differenze tra i giovani italiani e quelli stranieri. Sull’argomento dei diritti abbiamo sentito Francesco Bilotta, docente all’Università di Udine di Diritto privato e Diritto antidiscriminatorio.
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Tornino le province, è un consiglio (d’Europa) – Se non è una stroncatura, poco ci manca. Stiamo parlando del rapporto di monitoraggio del Consiglio d’Europa, che ha messo sotto la lente la situazione delle autonomie locali nel Belpaese e che raccomanda allo Stato di “rivedere la politica di progressiva riduzione e di abolizione delle Province, ristabilendone le competenze, e dotandole delle risorse finanziarie necessarie per l’esercizio delle loro responsabilità”. A finire nel mirino dei due estensori del rapporto (un olandese e un inglese) è la Riforma Delrio, per più di un motivo. In primo luogo, la normativa all’articolo 51 recita che le nuove regole disciplinano gli enti intermedi “in attesa della riforma del titolo V della parte seconda della Constituzione e delle relative norme di attuazione”. Ma, osservano i relatori, tale riforma è stata rigettata dal popolo italiano con il referendum del 4 dicembre.
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Piccoli cantieri sognando la ciclabile – SAN VITO DI FAGAGNA – In municipio l’organico è ridotto all’osso. Nonostante tutto sono al via i lavori sull’impianto sportivo e sulla viabilità comunale
Come per diversi Comuni friulani lontani dai centri maggiori la dimensione oggi può essere un peso. Per l’amministrazione di San Vito di Fagagna, realtà di 1.700 abitanti, un organico di soli 8 dipendenti, cui si aggiungono 2 lavoratori socialmente utili (Lsu), non è più sufficiente. E una pezza la stanno mettendo le diverse convenzioni stipulate con Comuni contermini, come Fagagna e Rive d’Arcano. Eppure sull’agenda sono diverse le iniziative in attesa di definizione: dalla realizzazione di una casa dell’acqua, alla sistemazione del centro sportivo, dalla riasfaltatura di alcune strade al rinnovo delle linee di illuminazione pubblica con tecnologia a Led.
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Toni, l’artigiano filosofo – Pasiano di Pordenone – La storia di Antonio Pin tra arte e mestiere. “Nel lavoro ci deve essere armonia perchè è con questa che si costruisce la vita”
“Per mesi e mesi sono stato a guardare un artigiano amico di famiglia, non andavo tutti i giorni ma solo quando sentivo di passare qualche ora insieme al maestro. Poi, dopo più di un anno ho deciso di provare da me in privato, a casa. La cosa mi piacque, mi appagava e le lezioni visive finirono e iniziò così il mio lavoro”. Uomo d’arte e cultura Antonio Pin (Toni per gli amici), non si perde una mostra d’arte nel raggio di 50 chilometri, ovviamente che non siano sovrapposte ad altre in posti diversi. Vive a Pasiano di Pordenone, classe ’46, alto, fisico atletico e grandi baffi argentei e sopra una bella gran chioma della stessa tonalità.
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“Serve un freno! Così i profughi ci svuotano i negozi” – I commercianti hanno scritto al prefetto per chiedere maggiore attenzione sulla sicurezza del capoluogo. Il presidente di Ascom, Alberto Marchiori: “Risse e molestie in centro e richiedenti asilo nei parchi stanno facendo fuggire i clienti. Basta con il finto buonismo”
Pordenone sta facendo i conti con situazioni di violenza alle quali non era abituata. Soprattutto in centro città, il cuore dello shopping, delle cene all’aperto, degli aperitivi pieni di divertimento. Le auto derubate nei park cittadini, la mega rissa di un sabato sera tra i tavolini dei locali di piazza Cavour, le zuffe tra stranieri, i casi di miscrospaccio in via Bertossi, le molestie a una donna in pieno centro. Situazioni che stanno facendo allarmare e arrabbiare i residenti e i tanti che nel cabato 22 luglio alla ‘Catina’ ha guardato i figli sconvolti dall’aver visto i tavolini volare.
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Cimiteri, arrivano le tombe per animali – Gorizia – Partito uno studio di fattibilità per realizzare una struttura dedicata agli amici a quattro zampe
In un prossimo futuro anche Gorizia potrebbe avere il suo cimitero degli animali. Al momento è solo un’ipotesi, ma il Comune ci sta pensando seriamente, tanto che è partito uno studio per capire se e come il progetto possa essere realizzato. La conferma, in un periodo come quello della giornata dei defunti in cui l’attenzione sui cimiteri è particolarmente alta, arriva dall’assessore comunale ai Servizi cimiteriali Ferdinando De Sarno.
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Cine segnali dallo spazio profondo – ‘Trieste Science + Fiction’ alla 17a edizione propone il meglio della produzione di genere, nuovi talenti internazionali e capolavori che hanno fatto la storia dello spettacolo mondiale
Uno sguardo tra le stelle e un pensiero al futuro sono tutto quanto serve per immergersi nel mondo della fantascienza, il filo conduttore che percorre l’intero Science + Fiction Festival, a Trieste da martedì 31 a domenica 5 novembre.
La selezione ufficiale della 17a edizione del festival presenta anteprime mondiali, internazionali e nazionali, con tre concorsi che ospitano filmmaker e cineasti da tutto il mondo: il Premio Asteroide, per il miglior lungometraggio, e i due Premi Méliès d’Argent per il miglior lungometraggio e cortometraggio di genere fantastico europeo.
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