A ognuno la sua croce – Il simbolo cristiano torni in scuole, ospedali e aeroporti: lo chiede il governatore Fedriga. Laicità dello Stato in discussione? Intanto diamo soldi alle chiese e ostacoliamo le moschee
La discussione sull’opportunità di esporre il crocifisso nei luoghi pubblici si è riaccesa, come per incanto, negli ultimi giorni di luglio, quando come per incanto irrompe sui media la notizia che il 26 marzo (dunque con ben 4 mesi di ritardo) cinque deputati della Lega, tra i quali Massimiliano Fedriga, hanno depositato una proposta di legge contenente “disposizioni concernenti l’esposizione del crocifisso nelle scuole e negli uffici delle pubbliche amministrazioni”.
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Chiese: sette milioni per i luoghi di culto – A tanto ammontano gli stanziamenti per i luoghi di culto e di ministero religioso messi a disposizione dalla Regione dal 2014 al 2017, che sono serviti soprattutto a restaurare chiese e campanili
In tema di rapporti tra Stato e Chiesa, non esiste solamente la questione del crocefisso. Per esempio, in Friuli – Venezia Giulia esiste una legge, la 20 del 1983, la quale autorizza l’Amministrazione regionale a concedere contributi una tantum “per la costruzione, la ristrutturazione, l’ampliamento e la straordinaria manutenzione dei complessi seminariali diocesani, di istituti di istruzione religiosa, di opere di culto e di ministero religioso, compresi gli uffici e le abitazioni dei ministri dei culti e le relative pertinenze”.
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Sono il campione dei fumetti viventi – Per qualcuno è una carnevalata, ma l’arte del Cosplay richiede grande impegno e può portare a conquistare premi internazionali. Come è successo al cormonese Carlo Visintini
E se giocando con i Lego e assemblando puzzle un giorno diventaste campioni del mondo? Questa è la storia di Carlo Visintini, 38 anni, originario di Cormons, residente a Corno di Rosazzo e vincitore della Yamato Cosplay Cup International di San Paolo del Brasile. Una passione, quella di vestirsi come i personaggi dei cartoni animati, nata fin dalla tenere età. Ecco il percorso di successo di un giovane friulano dal talento molto originale.
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Il clima tropicale scatena le tigre – Alte temperature e piogge stanno favorendo le infestazioni di zanzara tigre, tanto che nelle province di Udine, Pordenone e Gorizia gli esperti stimano si raggiunga il livello più elevato, con non pochi problemi soprattutto negli abitati
Chi in questi giorni si avventura in giardino ha ben presente la maledizione delle zanzare tigre. La specie si è perfettamente acclimatata alle nostre latitudini. Anzi, ciò che è peggio, il progressivo innalzamento delle temperature causato dai cambiamenti climatici sta creando, per questo insetto tanto molesto quanto odiato, le condizioni ideali. Il risultato purtroppo è che chi esce all’aperto si trova rapidamente sotto assedio e non resta che darsela a gambe.
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Personale: ora l’Unione rischia di collassare – UTI FRIULI CENTRALE – I problemi maggiori riguardano edilizia scolastica e polizia locale, ma ci sono riflessi in tutti i settori. Il presidente Maiarelli: “Con la fuoriuscita di Udine restare ancorati all’Unione diventa un boomerang”
La situazione del personale dell’Uti del Friuli centrale rischia di diventare insostenibile e di esplodere. Su diversi fronti, primo tra tutti quello dell’edilizia scolastica (al momento, l’Uti della quale fa parte Udine si occupa di tutti gli istituti superiori dell’ex Provincia). Ma il problema, come spiega il presidente Gianluca Maiarelli, primo cittadino di Tavagnacco, riguarda anche la polizia locale, la progettualità sovracomunale, i tributi.
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Dopo 62 anni il Friuli non dimentica i suoi minatori – BANNIA DI FIUME VENETO – Con una commemorazione, il 5 agosto, sarà ricordato il disastro di Marcinelle, in cui persero la vita 126 lavoratori italiani, di cui sette friulani
La commemorazione del 62° anniversario della sciagura di Marcinelle, domenica 5 agosto, si terrà a Bannia di Fiume Veneto su indicazione del Consolato regionale dei Maestri del Lavoro del Fvg. La scelta della località non è un caso. Bannia è, infatti, l’ultima residenza di Pietro Basso che morì nella sciagura mineraria l’8 agosto 1956, a Bois du Cazier – Marcinelle, in Belgio.
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