«Viene prima l’incarico di governatrice del Friuli-Venezia Giulia o quello di vice segretaria del Pd? Viene prima la nostra Specialità o i buoni rapporti con il premier Renzi, che è anche segretario del Pd? Non basta difendere l’autonomia del Fvg a parole. Servono fatti. Accettare che alla fine di questo mese il nostro Ufficio scolastico subisca lo stesso trattamento di Molise, Basilicata e Umbria, regioni a statuto ordinario, crea un precedente che di fatto in futuro consentirà allo Stato di ignorare sistematicamente la nostra Specialità, non solo in ambito scolastico. Quanto sta succedendo rappresenta l’inizio della fine per il Friuli-Venezia Giulia come regione autonoma. Se davvero Serracchiani intende battersi a difesa delle peculiarità del Fvg, ha una sola cosa da fare: mettere a disposizione il mandato di governatrice se nel provvedimento non viene inserita la clausola di salvaguardia per le regioni autonome, com’è sempre stato in passato». Ad affermarlo è l’ex parlamentare friulano Mario Pittoni, che nella passata legislatura ha ricoperto il ruolo di capogruppo in commissione Istruzione del Senato, dopo la conferma che il 29 luglio entrerà in vigore il decreto del presidente del Consiglio dei ministri che toglie il direttore generale di primo livello al Fvg. Provvedimento slittato di diversi mesi proprio per la battaglia contro la sua applicazione condotta dall’esponente della Lega Nord. «Siamo “speciali” – ricorda Pittoni – in ragione delle peculiarità che ci sono state riconosciute a livello costituzionale in relazione alla presenza di ben tre lingue minoritarie (il sistema scolastico prevede corsi plurilingue per quelle riconosciute e tutelate dalla legge 482 del dicembre 1999)».
“Sul declassamento dell’ufficio scolastico si gioca la specialità del Friuli”
Pittoni (Lega Nord) attacca Serracchiani: "Viene prima l'incarico di governatrice del Fvg o quello di vice segretaria del Pd? Non basta difendere l'autonomia a parole. Servono fatti"
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