Il punto nascita di Latisana resta al centro della discussione politica. Dopo l’incontro romano tra il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, il direttore della programmazione sanitaria, Renato Botti, e i consiglieri regionali Ncd Paride Cargnelutti e Alessandro Colautti, era apparso uno spiraglio su una possibile deroga alla chiusura.
Un punto che Lorenzin, attraverso una nota, ha smentito. “L’incontro col direttore della programmazione Renato Botti e i consiglieri regionali – si legge nel comunicato ministeriale – è servito per ascoltare osservazioni e valutare elementi, tutti ancora da verificare. Ogni approfondimento ulteriore avverrà, nel pieno rispetto delle competenze, con i tecnici della Regione Friuli Venezia Giulia, che sta lavorando alla riorganizzazione della rete dei punti nascita seguendo correttamente le indicazioni dell’accordo Stato – Regioni”.
Pressing della Lega Nord
“Sulla chiusura del punto nascite di Latisana venga fatto un serio confronto con tutte le forze politiche: non è possibile che la presidente Serracchiani stringa accordi con il Veneto e poi faccia dietrofront e riapra il punto nascite solo per convenienza elettorale”. Così commenta Barbara Zilli, consigliera regionale della Lega Nord, la vicenda relativa al punto nascita di Latisana. “Auspico che l’incontro richiesto da Ncd sia allargato a tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale, proprio per avviare un serio confronto, capire quali sono le reali motivazioni che hanno spinto la Giunta a prendere questa decisione e se c’è l’intenzione seria di tornare sui propri passi. Come assicurato dal vicepresidente della Regione Veneto Gianluca Forcolin, Portogruaro ha riaperto ufficialmente grazie alle intese intercorse con la presidente Serracchiani l’estate scorsa. Si dovrà trovare un punto d’incontro con i nostri vicini per riuscire a trovare una soluzione che non sacrifichi le esigenze dei cittadini”.