“Adesso sono due le interrogazioni degli ultimi mesi sulla questione dell’elettrodotto aereo Okroglo-Udine ovest: la mia del luglio scorso al Ministero dell’Ambiente e quella di Lodovico Sonego, intervenuto nei giorni scorsi nei confronti del Ministro dello Sviluppo economico. Mi auguro otterremo finalmente risposte cui dare seguiti significativi per il Friuli Venezia Giulia”.
Lo dichiara la parlamentare Serena Pellegrino che ritiene in parte analoghe le due interrogazioni parlamentari: il progetto della linea transfrontaliera da 380 kw, anche se inserito dalla Commissione europea nell’elenco dei piani d’importanza strategica nel campo dell’energia, è incompatibile con la salute ed il benessere delle comunità e con la tutela dell’ambiente e del paesaggio delle Valli del Natisone.
“Tuttavia –afferma Pellegrino – non mi risulta che il senatore Sonego abbia tenuto in considerazione un punto che la dice lunga sul progetto di Terna spa: il piano energetico nazionale sloveno prevede il raddoppio della centrale nucleare di Krsko, ed è evidente che la nuova linea Okroglo-Udine ovest, con inoltre la deviazione( pur sotterranea) attraverso Gorizia e la slovena Vertoiba, sarà asservita ad un sistema di merchant line e alla distribuzione dell’energia nucleare, quindi finalizzata al potenziamento di una centrale pericolosa e troppo vicina al Friuli Venezia Giulia.”
E conclude: “ Krsko è la temuta prospettiva che dobbiamo considerare, anche e proprio quando Sonego ipotizza l’alternativa di utilizzare il cunicolo esplorativo della ferrovia AV/AC Venezia-Trieste-Divaca per installare una linea sotterranea di collegamento delle stazioni elettriche di Divaca e Redipuglia.”
Elettrodotto: sullo sfondo il business delle merchant line e il raddoppio di Krsko
Due le interrogazioni presentate, dalla parlamentare Serena Pellegrino e da Lodovico Sonego, per fare chiarezza sull'opera
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