“Fedriga utilizza mezzi e canali della Regione per promuovere la propria pagina Facebook e per alimentare la propaganda leghista”. A dirlo è il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Sergio Bolzonello, commentando la diretta Facebook del presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, sulla sua pagina personale diffusa attraverso Agenzia Regione Cronache (Arc), l’organo ufficiale di stampa della Regione. Per fare chiarezza sull’utilizzo di Arc, Bolzonello ha presentato un’interrogazione alla Giunta.
“L’utilizzo, che riteniamo improprio, di canali istituzionali è la rappresentazione plastica di come la Lega concepisce le istituzioni, ossia come qualcosa di proprio, da utilizzare per propaganda politica.
“Accanto a questo utilizzo dell’Agenzia di stampa, cosa mai accaduta prima – contnua Bolzonello -, colpiscono le modalità con le quali il presidente, accompagnato dall’assessore alla Salute, Riccardi, ha scelto di comunicare la riforma del Sistema sanitario regionale. Ognuno parla ai cittadini e agli elettori come meglio crede, ma per questo non si utilizza un mezzo istituzionale che per definizione si rivolge alla stampa ufficiale.
“In questo caso è evidente che l’utilizzo di Arc è funzionale alla convocazione dei giornalisti, ai quali viene di fatto negata la possibilità di un confronto diretto. Questo comportamento è del tutto irrispettoso del libero ruolo della stampa, che secondo il Governo regionale dovrebbe limitarsi a guardare e trascrivere le parole pronunciate”.
“Più di mezz’ora in diretta per non aggiungere un concetto a quanto già era stato rimasticato da giorni. Attacchi stantii a chi è venuto prima e un condimento di arroganza verso chi si è permesso di non essere d’accordo nel merito e nella forma”. Lo ha affermato il segretario regionale del Pd Fvg Salvatore Spitaleri, commentando la diretta Facebook.
Per Spitaleri “è auspicabile si possa archiviare la fase della propaganda e dell’autoesaltazione, anche perché verrà il momento in cui smetteranno di parlare di geografia o di ripetere quello che non va o quello che c’è scritto nella nostra riforma, come le reti e gli ospedali hub e spoke. Praticamente tutta la materia sanitaria viene delegificata e rimandata alla programmazione, quindi l’unica certezza è che operatori e cittadini dovranno aspettare – comclude – ancora parecchi mesi prima di sapere come sarà la sanità del Friuli Venezia Giulia”.