E’ un anno nero, il 2018, per quanto riguarda gli infortuni sul lavoro. Regione e sindacati tracciano un primo, triste, bilancio e fanno il punto per mettere in atto azioni di contrastato al fenomeno.
“Colpita e rattristata dall’ennesima tragedia in Friuli Venezia Giulia”, l’assessore regionale al Lavoro, Alessia Rosolen, afferma quanto sia “certamente il momento di testimoniare la partecipazione della Giunta Fedriga al lutto per la scomparsa dell’operaio di 35 anni, rimasto vittima di un incidente mentre svolgeva il proprio compito alla cartiera di Ovaro (Udine), ma sia altrettanto doveroso richiamare tutti i soggetti interessati alla necessità di procedere quanto prima alla firma del protocollo interistituzionale su sicurezza e legalità nei luoghi di lavoro, primo vero, concreto passo verso condizioni di maggiore garanzia per i lavoratori nelle rispettive sedi operative”.
“La Regione – evidenzia Rosolen – è pronta a sottoscrivere un documento che attende solo gli ultimi via libera da parte di chi, responsabilmente, ora è chiamato ad accelerare le rispettive verifiche alla bozza che abbiamo presentato già due mesi fa”.
“Non c’è altro tempo da perdere – conclude l’assessore – se vogliamo contribuire a creare, attraverso azioni sinergiche e condivise, un mondo del lavoro più moderno, regolare e sicuro”.
«Non siamo ancora in grado di entrare nel merito dell’incidente e della sua dinamica, ma siamo sicuri che sulla sicurezza sul lavoro si debba riprendere il percorso per garantire in questa azienda, come nell’intero mondo del lavoro, la certezza che ogni lavoratore possa tornare a casa nelle stesse condizioni in cui è entrato in fabbrica». Queste le dichiarazioni a caldo di Riccardo Uccheddu, Massimo Albanesi e Paolo Battaino, segretari territoriali di Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil, dopo l’incidente mortale di questa mattina alla cartiera Reno de Medici di Ovaro(Udine), dove ha perso la vita il 35enne Patrick Cattarinussi. Nell’esprimere il loro cordoglio ai familiari e ai coleghi della vittima, i tre sindacalisti sottolineano come quello di Ovaro sia «l’ennesimo caso che colpisce il mondo del lavoro in Friuli Venezia Giulia».
«Riteniamo opportuno ribadire – aggiungono – che sulla sicurezza sul lavoro non si fa mai abbastanza, non si parla mai abbastanza, non si informa mai abbastanza i lavoratori. Deve nascere una vera cultura della sicurezza – concludono –e non la semplice nozione».
Cordoglio anche da parte del segretario generale della Cgil Fvg Villiam Pezzetta. «Purtroppo – dichiara – l’elenco dei morti sul lavoro si allunga e impone a tutti noi, istituzioni, imprese e sindacato, di mettere in campo tutto l’impegno possibile su formazione, prevenzione e vigilanza. Questo con una consapevolezza che ci auguriamo sia condivisa da tutti i soggetti in campo, che riguarda la stretta correlazione tra la precarizzazione del mercato del lavoro e l’aggravarsi del fenomeno infortunistico. Non si tratta di un fenomeno nuovo, ma di una tendenza che ha già caratterizzato il 2017 e che quest’anno si è drammaticamente accentuata», rimarca il segretario, ricordando che tra gennaio e agosto gli infortuni in regione sono cresciuti del 4% rispetto al 2017, con 11.376 casi denunciati, di cui 21 mortali, contro i 19 dei primi 8 mesi del 2017 (i dati Inail aggiornati sul sito della Cgil Fvg).
«Si tratta di un tema – prosegue il segretario – che assieme a Cisl e Uil abbiamo sollevato anche nei confronti della Regione, in un incontro specifico con l’assessore al Lavoro, che ha concordato sulla necessità di iniziative mirate. La Cgil rilancerà questa richiesta in occasione dei prossimi appuntamenti congressuali, a partire dai congressi delle Camere del lavoro di Pordenone e di Udine, in programma giovedì e venerdì: crediamo che la presenza della nostra segretaria generale Susanna Camusso possa contribuire ad amplificare il nostro appello, richiamando tutti i soggetti coinvolti, mondo del lavoro compreso, a un rinnovato impegno e a un maggiore senso di responsabilità sul fronte della sicurezza».
“Esprimo la mia vicinanza alla famiglia della giovane vittima del tragico incidente sul lavoro avvenuto oggi a Ovaro. Per la comunità locale, per la nostra montagna e per la regione è un’altra perdita dolorosa, che si aggiunge alle troppe che abbiamo dovuto contare nei mesi scorsi”. Lo afferma l’eurodeputata del Pd Isabella De Monte, dopo l’infortunio, oggi nella cartiera Reno de Medici di Ovaro (Udine), che ha tolto la vita all’operaio trentacinquenne Patrick Cattarinussi, sottolineando che “la sicurezza sul lavoro deve essere sempre una priorità”.