Nella scorsa legislatura era il capo dell’opposizione e guidava il gruppo del Pd in Consiglio regionale. Oggi Gianfranco Moretton guarda le cose da fuori – ma non troppo – perché il suo Zibaldone on line fa spesso discutere. La ‘regina’ Debora, infatti, viene spesso presa di mira con ironia e disincanto.
Il governo Serracchiani è in mezzo al corso della sua legislatura. Lei è parecchio pungente nelle note sul suo blog su una presidente che chiama ‘Wonder Woman’. Quali sono le sue mirabolanti imprese?
“Bisogna riconoscere il suo notevole impegno. È in ogni luogo, specialmente a Roma, e si interessa di tutto in prima persona non volendo delegare ad alcuno. Utilizza a piene mani i media con dichiarazioni che toccano soprattutto temi nazionali e a volte anche internazionali, ma ben poco la nostra Regione. Tutto ciò è decisamente impegnativo e riuscire a ottenere risultati, che speriamo arrivino, è senza dubbio mirabolante”.
Che giudizio globale si può dare sull’azione dell’esecutivo? Quali sono gli assessori da salvare e, viceversa, quelli da mettere dietro la lavagna?
“La giunta Serracchiani è stata finora prodiga di tanti annunci di riforme e qualcuna é stata anche approvata. Mi riferisco a quelle della Sanità e delle Autonomie locali che però allo stato attuale riscuotono più critiche che lodi. Infatti, operatori sanitari e non, ma anche cittadini, sindaci e amministratori, non lesinano lagnanze. Circa il giudizio sugli assessori, bisognerebbe chiederlo a Serracchiani che, come si sa, è prodiga nel dare voti. Diversamente mi verrebbe assai difficile giudicare i suoi assessori che non hanno libertà di azione essendo la Presidente il ‘deus ex machina’ che non da spazio a nessuno di loro”.
A proposito del Pd, lei non usa toni molto teneri. Soprattutto sulla ‘questione morale’, parla di ipocrisia e doppiezza. In che senso?
“Beh, basta vedere i comportamenti ondivaghi della dirigenza del Pd sia nazionale sia regionale: le regole sulla questione morale vengono utilizzate a seconda della convenienza del momento e della persona coinvolta. Di esempi se ne possono trovare a iosa”.
Avrebbe condiviso le riforme di sanità ed enti locali?
“Per condividerle ci sarebbe voluta una filosofia in grado di dare prospettive serie e concrete e queste due riforme non ce l’hanno. Quella della Sanità non affronta il tema reale della rete ospedaliera e depotenzia la politica di prevenzione sul territorio. Quella delle autonomie locali non risolve il problema della gestione dei servizi. Anzi, aumenta i costi delle Uti anziché ridurli come annunciato dalla ‘propaganda’ serracchianiana”.
Terza corsia. Passi avanti o utopia?
“Finora non sono stati fatti molti passi avanti, tant’è che i lavori procedono a rilento. Positivo è stato aver ottenuto dal Governo nazionale risorse finanziarie, cosa che Tondo non aveva voluto nemmeno chiedere. Irrisolti, però, rimangono i problemi più importanti: quello finanziario (manca ancora un miliardo di euro per completare l’opera) e quello della concessione, che mi sembra non sarà prorogata. Il tentativo del governo Serracchiani di trasformare Autovie Venete in una società in house per evitare la gara è una strada difficilmente percorribile. Mi chiedo perché non si utilizzi la norma con la quale il Parlamento autorizzava l’ingresso di Anas in Autovie Venete con la relativa liquidazione dei privati, rendendola totalmente pubblica. Diversamente, il rischio di perdere la concessione è molto, molto alto”.
Si è fatto abbastanza per il riassetto delle partecipate?
“Friulia è in stallo e, oltretutto, non ha risorse per sostenere le imprese. Mediocredito Fvg sta procedendo all’aumento del capitale sociale come richiesto dalla Banca d’Italia. Complessivamente non s’intravvede alcuna politica di riassetto delle partecipate. Si assiste solo ad annunci di piani strategici che, di tanto in tanto, vengono lanciati dal governo regionale. Nulla di più”.
Quanto scommetterebbe su una ricandidatura della presidente nel 2018?
“L’attuale presidente si ricandiderà in Regione se non avrà spazio per qualche incarico nazionale. E ciò, non è da escludere”.