Un confronto con gli amministratori locali per approfondire i contenuti e le implicazioni del progetto di legge regionale di cui i Sindaci saranno attuatori e protagonisti. A questo scopo sarà dedicata la seduta speciale del consiglio provinciale di Udine in programma lunedì 27 ottobre con inizio alle 16. Nei giorni scorsi, da palazzo Belgrado sono partiti gli inviti alla riunione rivolta ai primi cittadini ai quali sono stati sottoposti anche lo studio sull’impatto finanziario del riordino elaborato dalla Cgia di Mestre per conto dell’Upi Fvg e il testo del disegno di legge n.68 sul riordino degli enti locali. “L’iniziativa – spiegano il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini e il presidente del Consiglio provinciale Fabrizio Pitton – parte dalla volontà di approfondire insieme ai Comuni il testo di legge con tanto di dati e proiezioni finanziarie, le conseguenze operative e organizzative per le amministrazioni locali nell’ambito delle future Uti e dei riflessi sulle casse regionali”.
I dati dell’indagine condotta dalla Cgia di Mestre e illustrati nel corso della recente assemblea dell’Upi, parlano chiaro: la riforma produrrà un significativo aggravio dei costi a partire dall’aumento pari al 15% della spesa per il personale provinciale trasferito alla Regione per almeno 5 milioni di euro all’anno; una maggiore spesa pari a 95 milioni di euro per la gestione degli oltre 2200 km della rete stradale provinciale, senza contare le ripercussioni finanziarie e organizzative (ipotizzate anche dalla Corte dei Conti) nel lungo periodo di transizione (almeno 4 anni) che sarà gravoso per Enti e cittadini. Il tutto con una perdita di efficienza del sistema e un fortissimo accentramento amministrativo in capo alla Regione.
“Una riforma che oltre a stravolgere la geografia istituzionale creando macroComuni – aggiunge Fontanini – peserà anche sui bilanci. Altro che razionalizzazione e maggiore efficienza tanto sbandierati senza neppure presentare un conto economico-finanziario dell’intera operazione. Il risultato sarà disastroso per la nostra Regione”.
Il presidente del Consiglio provinciale Pitton si sofferma sull’obiettivo del dibattito che sarà “un momento importante della seduta dedicata proprio ad ascoltare la voce dei territori e, in particolare, di coloro i quali lo gestiscono in prima linea e in tale veste saranno chiamati ad attuare la riforma. L’incontro sarà un’ulteriore occasione di scambio nell’ambito della collaborazione tra Provincia e Comuni – conclude Pitton -, un momento che mi auguro foriero di contributi e spunti di riflessione di cui tener conto e trasferire in un ordine del giorno condiviso che superi i diversi orientamenti politici e tenga unicamente conto dell’interesse dei cittadini”.