Altri 20 consiglieri regionali, molti dei quali non rieletti, sono finiti nel mirino della Procura regionale della Corte dei conti per i rimborsi spese legati al periodo 2010-2012. La nuova inchiesta coordinata dal procuratore Maurizio Zappatori ha acceso i riflettori su un milione 649 mila euro di fondi pubblici, per i quali non sarebbero state fornite le opportune giustificazioni.
Tra i gruppi più ‘inguaiati’ spicca la Lega, che deve rispondere di 388 mila euro spesi con l’ex capogruppo Danilo Narduzzi e con i colleghi Ugo De Mattia, Enore Picco, Federico Razzini e Mara Piccin (rieletta e attualmente inserita nel gruppo Misto). Accanto a Narduzzi, figurano altri tre capigruppo, ovvero Stefano Alunni Barbarossa (Cittadini) chiamato a rendicontare spese per 268 mila euro, Roberto Asquini (Misto) che dovrà giustificare la cifra di 195.500 euro, e Igor Kocijancic (Sinistra l’Arcobaleno) per 134 mila euro.
Tra i consiglieri tuttora in carica, oltre a Piccin, figurano Elio De Anna e Bruno Marini (Forza Italia) e Stefano Pustetto (Sel); accanto a loro anche gli ex Antonio Pedicini (Pdl), l’ex presidente del Consiglio Edouard Ballaman, Gaetano Valenti (ex Pdl) e Piero Tononi (oggi Fi), Paolo Menis (Pd), Piero Colussi (Cittadini), Luigi Ferone (Pensionati), Paolo Ciani (già consigliere Pdl), Giorgio Venier Romano (Udc) e l’ex presidente del Consiglio Maurizio Franz.
Avranno 120 giorni per replicare a Zappatori che, a sua volta, avrà a disposizione quattro mesi di tempo per decidere sui singoli casi. Per conoscere l’esito di questa seconda inchiesta, dunque, bisognerà attendere la seconda metà del 2015.