«Bene l’annullamento del bando milionario per l’accoglienza nelle ex caserme Cavarzerani e Friuli di Udine. Ma che senso ha lavorare per riproporlo a breve, limitandosi a rivedere alcuni parametri? Se davvero l’impegno del ministero dell’Interno è che la città non debba accogliere più di 300 migranti, come si raccorda con i progetti d’accoglienza Aura e Sprar (promossi dalla giunta Pd!) che già superano abbondantemente tale quota? Il candidato sindaco del centrosinistra Vincenzo Martines promette la riduzione delle presenze, ma se nelle stesse ore la capogruppo Pd in consiglio comunale Monica Paviotti dichiara invece “opportuno investire maggiormente nei sistemi Aura e Sprar”, come la mettiamo?». Parole di Mario Pittoni, presidente regionale della Lega e capogruppo del Carroccio a palazzo d’Aronco, dopo l’annullamento della gara cui ha però fatto seguito l’annuncio di un bando “aggiornato”. «Non regge – spiega Pittoni – la scusa di Martines per cui le difficoltà nascerebbero dal fatto che altri Comuni non vogliono fare la loro parte, quando il vero problema è che gran parte del territorio non è attrezzata per la cosiddetta “accoglienza diffusa”. E comunque non sta né in cielo né in terra che si voglia imporre insicurezza e disagio a ogni angolo della regione! Si solleciti invece Roma a intervenire sopprimendo, ad esempio, il terzo livello di protezione che esiste solo in Italia e senza il quale si dimezzerebbero le persone che le amministrazioni locali sono obbligate ad assistere, dando finalmente – conclude Pittoni – un segnale utile al raffreddamento dei flussi».
Udine: stop definitivo al bando migranti
Mario Pittoni (Lega Nord) commenta l'annullamento della gara per le ex caserme Cavarzerani e Friuli
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