Il Gip Luigi Dainotti del Tribunale di Trieste ha archiviato la vicenda giudiziaria dell’assessore alla Cultura della Regione Gianni Torrenti (nella foto), indagato per presunte irregolarità nella gestione di fondi pubblici in anni precedenti la carica di assessore. Lo stesso pm che aveva aperto il fascicolo, Federico Frezza, aveva chiesto l’archiviazione del caso.
“L’archiviazione del fascicolo che la Procura della Repubblica di Trieste aveva aperto a carico dell’assessore regionale Gianni Torrenti – è il commento del suo avvocato Giovanni Borgna del foro di Trieste – conferma quanto la difesa aveva detto sin dal primo momento e, cioè, che le indagini nascevano da un equivoco e che lo stesso sarebbe stato puntualmente chiarito, cosi come avvenuto nell’ambito di un interrogatorio reso a settembre, nonché grazie alla produzione di una memoria documentata. Si prende atto con soddisfazione che la Procura della Repubblica ha recepito le deduzioni difensive e ha ritenuto di chiedere l’archiviazione del fascicolo, con richiesta accolta dal Giudice per le indagini Preliminari. Si ritiene che questa vicenda dimostri ancora una volta che la diffusione di notizie di stampa su indagini in corso non deve influenzare, sempre ed automaticamente, l’attività pubblica dei soggetti coinvolti e che è opportuno attendere il confronto approfondito, con i tempi che servono, tra ipotesi d’accusa ed eccezioni difensive, prima di anticipare frettolosi giudizi che coinvolgono la vita e la reputazione delle persone”.