La Commissione per la Riforma delle Autonomie locali del Fvg ha svolto una verifica sullo stato di attuazione del processo di riforma del Sistema Regione – Autonomie Locali analizzando in particolare gli effetti e le possibili criticità legate al trasferimento delle funzioni delle Province alla Regione e ad altri enti territoriali. In primo piano è stata posta la questione risorse umane, un patrimonio di professionalità che deve restare a disposizione del territorio e che deve essere tutelato nella delicata fase di passaggio delle competenze a garanzia della continuità nell’erogazione dei servizi al cittadino.
Per quanto attiene ai beni patrimoniali, la Commissione auspica un confronto con le costituende Uti: l’obiettivo è infatti quello di mantenere nel territorio tanto la proprietà quanto la gestione dei beni culturali, degli immobili e d’ogni altro bene delle amministrazioni provinciali. Per quanto concerne le quote delle società partecipate, la Commissione esprime l’auspicio che esse possano essere mantenute in capo agli enti espressione della collettività di riferimento e utilizzate per interventi infrastrutturali in favore della comunità. La Commissione ha poi ribadito le preoccupazioni già più volte espresse per la scelta di privilegiare il trasferimento delle funzioni provinciali in capo alla Regione, condizione che determinerà, fra le altre conseguenze, che gli attuali regolamenti provinciali formati e modellati sulla base delle specificità del proprio territorio, siano sostituiti da un’unica disciplina applicata all’intero Friuli Venezia Giulia.
La Commissione, infine, nel prendere in esame l’iter parlamentare della proposta di legge costituzionale di modifica dello Statuto di autonomia del Friuli Venezia Giulia, osserva che la soppressione dell’ente Provincia in Friuli Venezia Giulia non possa avvenire prima che ne sia stata definitivamente conclusa la ‘decostituzionalizzazione’, ovvero che le modifiche della Costituzione approvate dal Parlamento abbiano superato il previsto vaglio dei cittadini in sede referendaria.