Ultime ore di attività per l’amministrazione comunale di Venzone che, domani, si riunisce in consiglio per votare, tra i vari punti all’ordine del giorno, anche la sfiducia al sindaco, Fabio Di Bernardo.
Il primo cittadino si dice profondamente amareggiato: “Con il commissario”, tuona, “il paese resterà di fatto fermo per oltre un anno. Ho fatto il possibile per ricompattare il gruppo, ma non è stato possibile. Non credo ci sia alcuna possibilità di ripensamento”.
Tutto è nato con l’annuncio delle dimissioni dopo la mancata elezione del sindaco alle Regionali, in aprile. Dimissioni che erano state subito ritirate ma che hanno provocato, in poche ore, una frattura insanabile.
Nei confronti di Di Bernardo, in questi ultimi mesi, si sono registrate anche pesanti intimidazioni: l’affissione di striscioni denigratori sulle mura della cittadina e la consegna, recente, in una missiva, di un bossolo, accompagnato da una minaccia. Se, come pare, il consiglio comunale sarà sciolto, la popolazione sarà chiamata nuovamente alle urne a maggio 2019.