Ad Azzano Decimo è stato diagnosticato un caso di Meningite C. La malattia, di origine batterica, è stata riscontrata a una maestra della primaria Nazario Sauro di Fagnigola. Immediatamente sono scattate le procedure di profilassi, gestite dall’Azienda sanitaria 5, d’accordo con la scuola. Gli alunni della classe seguita dall’insegnante e gli altri docenti sono stati sottoposti a terapia antibiotica.
La diagnosi tempestiva, dopo i primi classici sintomi della patologia, ha consentito d’intervenire tempestivamente. La maestra è stata ricoverata ieri nel reparto di Medicina d’urgenza dell’ospedale di Pordenone e il suo quadro clinico è stabile e non desta preoccupazioni.
Come spiega l’infettivologo, Massimo Crapis, “la paziente è stata portata in Pronto soccorso martedì 16, per deficit cognitivo e febbre. In Pronto soccorso è stata subito sospettata una meningite ed è stato avviato il protocollo terapeutico. Ieri la malattia infettiva è stata segnalata al Dipartimento di Prevenzione dell’Aas5, per avviare le ricerche necessarie a identificare i contatti della paziente, nell’attesa di definire la causa della meningite”.
“Già ieri mattina, le condizioni cliniche della paziente erano nettamente migliorate e, nel primo pomeriggio, la microbiologia, grazie a una metodica innovativa di ricerca di biologia molecolare, che solo un altro centro, quello di Roma, in Italia sta utilizzando, ci ha informato sulla presenza del Dna di meningococco”, prosegue Crapis. “L’informazione molto tempestiva ha consentito di semplificare la terapia ma, soprattutto, di condividere l’informazione con il Dipartimento di Prevenzione, per pianificare la profilassi. Questa mattina, infatti, il personale sanitario era nella scuola elementare per somministrare la terapia antibiotica”.
“La meningite meningococcica”, conclude l’infettivologo, “è una malattia che si trasmette attraverso le goccioline di acqua che si emettono con la tosse o lo starnuto, non semplicemente per via aerea. Quindi il rischio è valutato solo nei rapporti più stretti, ovvero le persone che possano essere entrate in contatto con le particelle di saliva della paziente”.
“La situazione è sotto controllo – conferma il direttore generale dell’Azienda per l’assistenza sanitaria 5, Giorgio Simon – perché grazie alla nuova tecnologia di analisi, che consegna il referto in poche ore, il caso è stato identificato in tempi molto rapidi. E’ scattato tutto il meccanismo che si mette in atto in questi casi da parte del Dipartimento di Prevenzione che ha fatto la profilassi sulla famiglia dell’insegnante e a scuola. Procediamo con un costante aggiornamento della situazione. L’obiettivo principale è quello di tranquillizzare la popolazione: proprio per questo abbiamo programmato l’incontro con l’amministrazione comunale”.
Questo pomeriggio, direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Aas5, Lucio Bomben, e l’infettivologo Crapis hanno incontrato in municipio il sindaco di Azzano Decimo, Marco Putto, per fare il punto. Il primo cittadino è stato rassicurato sul fatto che i bambini possono andare a scuola; all’istituto sarà fornito, a breve, materiale informativo in merito a quanto verificatosi, da esporre in bacheca.
La profilassi, consistente in una terapia antibiotica, è stata eseguita questa mattina a tutte le persone che si ritiene siano state a più stretto contatto con la maestra, le cui condizioni di salute sono in netto in miglioramento. Alla profilassi sono stati sottoposti 20 bambini, 18 tra docenti e personale Ata e 11 familiari stretti della paziente.
“Non c’è pericolo di contagio indiretto, in quanto la meningite meningococcica”, ha ribadito l’infettivologo Crapis, “è una malattia che si trasmette attraverso le goccioline di acqua che si emettono con la tosse o lo starnuto, non semplicemente per via aerea, pertanto il rischio viene valutato solo nei contatti più stretti, ovvero che possano essere entrati in contatto con le particelle di saliva della paziente”.