Da ormai dieci anni il centro ‘Argo‘ di San Canzian d’Isonzo offre servizi alle persone che soffrono di demenze senili ed alzheimer. Una struttura specializzata gestita dai comuni del basso isontino con Ronchi dei Legionari come capofila. Ad analizzare il percorso che ha visto la creazione della struttura e gli sviluppi degli ultimi due lustri un convegno apposito, cominciato alle 9 di stamattina, concluso nel tardo pomeriggio ed ospitato nell’auditorium comunale di Ronchi dei Legionari. ‘Dieci anni di memorie e oltre’, questo il titolo della giornata, nella quale la ricerca del miglioramento della qualità della vita e del benessere della persona sono state sempre al centro. Senza dimenticare i numerosi progetti creati appositamente per gli ospiti della struttura. Con uno stile che enfatizzi la progettualità positiva ed emozionale, come elementi avversi alla complessità delle patologie e alla sofferenza che ne deriva, per tutti coloro che fanno parte, a diverso titolo, di questo scenario di vita.
Ad introdurre giornata e relatori il vicesindaco, Paola Conte, che ha ricordato come sia volontà dell’attuale amministrazione comunale “definire aiuti alle famiglie sostenendole con una struttura sostenuta dalla rete”. Dunque l’assessore comunale alle politiche sociali, Giovanna Baldo, che ha rimarcato come, visitando la struttura qualche mese fa, abbia constatato che “è un lavoro ben fatto”, sottolineando ancora la “necessità di fare bene in ogni situazione con approccio etico, professionalità ed intelligenza di una comunità che guarda al futuro”.
Presente anche l’assessore regionale Maria Sandra Telesca che ha rimarcato: “giornate come questa non sono commemorazioni o celebrazioni, ma servono a focalizzare l’attenzione pubblica, almeno per un giorno, su determinate problematiche (l’alzheimer ndr) e su come esse vengano affrontate”. “C’è bisogno di uno sguardo a 360 gradi” ha concluso Telesca “per questo il centro diurno di San Canzian d’Isonzo è integrato appieno con i servizi sanitari regionali”.