Con l’arrivo dell’estate, si ripresenta la necessità di prendersi cura, con particolare attenzione, delle persone più a rischio, come anziani e bambini, per i quali il caldo può trasformarsi in un nemico insidioso. I consigli? Ce li offre il dottor Gian Luigi Tiberio, consigliere dell’Ordine dei medici della Provincia di Udine. “La prima buona norma riguarda gli orari: è sempre consigliabile non uscire nelle ore più afose della giornata (quelle comprese tra le 11-12 e le 17-18). Poi è fondamentale idratarsi in maniera corretta. L’attenzione va rivolta soprattutto agli anziani che, spesso, non avvertono lo stimolo della sete. L’ideale, per gli adulti, è bere almeno un paio di litri d’acqua al giorno. Evitate, però, le bevande troppo fredde perché, dopo un iniziale sollievo, possono provocare congestioni, alla pari di gelati e ghiaccioli mangiati troppo in fretta”.
“Oltre all’acqua, via libera anche ai succhi di frutta, possibilmente non troppo dolci. Semaforo rosso per bibite zuccherate e alcoliche: contengono molte calorie e rischiano di produrre l’effetto contrario. Per il cibo, ricordate che più fa caldo e più bisogna alleggerire la dieta. Ottimi piatti a base di frutta e verdura, mentre fritto, insaccati e ricette elaborate è meglio lasciarle alla stagione fredda. Specie gli anziani, poi, potrebbero frazionare i pasti, mangiando poco più volte al giorno”.
Non troppo freddo
Un capitolo a parte meritano i climatizzatori. “In generale, sono molto utili, ma vanno usati con criterio. Non si dovrebbe mai scendere sotto i 25-27 gradi, sfruttando al meglio le funzioni di deumidificazione per togliere l’afa. Ok anche ai ventilatori – continua Tiberio – ma con due imperativi: non vanno mai puntati direttamente sulle persone e, nel caso il termometro salga oltre i 32 gradi, è preferibile tenerli spenti, perché rischiano di aumentare la sensazione di caldo”.
Come rimediare
Se, nonostante tutte le precauzioni, il danno è fatto, ecco come ridurre gli effetti del colpo di calore. “Bisogna reidratare a piccole dosi la persona, facendola distendere al fresco senza coprirla troppo. Ma, se sospettate un collasso, è sempre meglio chiamare un medico. Per i più piccoli, invece, il rischio in agguato è quello dell’insolazione. Anche in questo caso – conclude il dottore – è sempre meglio prevenire, con creme solari ad alto fattore protettivo (da applicare con frequenza) e un cappellino a tesa larga nel caso il bimbo non ne voglia sapere di stare all’ombra. Sempre utili, per grandi e piccini, docce fresche e bagnetti. Ma mai con acqua troppo fredda: la temperature ideale si aggira tra i 22 e i 25 gradi”.