Il Fvg corre ai ripari dopo la vicenda dell’infermiera trevigiana che in Veneto ha finto di vaccinare i bambini che si rivolgevano al servizio sanitario pubblico e che ora è indagata. Si è scoperto che la donna, che si dichiara innocente, in passato ha lavorato a Codroipo, da cui gli accertamenti sulla popolazione friulana e l’attivazione di una vera e propria task force per verificare lo stato di immunizzazione degli utenti friulani.
Oggi alle 10, nella sede del Dipartimento di Prevenzione di Udine, si è svolta la prima riunione della task force attivata per gestire il piano straordinario che è stato denominato “vaccinare-sì”. “Si è deciso innanzi tutto che tutte le azioni verranno gestite insieme da Regione FVG, ASUIUD e AAS 3, con la collaborazione delle Università di Udine e di Trieste – spiega un comunicato -“.
Della task-force fanno parte la Direzione dell’Area Promozione Salute e Prevenzione della Regione, le Direzioni delle Aziende Sanitarie di Udine e di Trieste, i due Dipartimenti di Prevenzione ed i Distretti, la Pediatrica dell’Ospedale San Daniele-Tolmezzo e la Clinica Pediatrica di Udine, il Professore di Igiene dell’Università di Udine, prof. Brusaferro, che è anche il coordinatore del programma Cure Sicure della nostra Regione, il Professore di Igiene dell’Università di Trieste, prof. D’Agaro, che è esperto virologo, il Presidente della Conferenza dei Sindaci e i rappresentanti dei Sindaci del Distretto medio Friuli.
E’ stata chiesta anche la partecipazione di rappresentanti del cittadini (Cittadinanza Attiva).
“Abbiamo parlato con i medici e con le altre assistenti sanitarie che hanno lavorato con lei in questi anni – spiega l’informatica dell’azienda sanitaria 3 – , fin dal momento della assunzione a novembre 2009, e tutti ci dicono che era una giovane assistente sanitaria seria, attiva nelle riunioni tecniche e con conoscenze del tutto adeguate. Chi le è stato vicino è ancora incredulo e non riesce a capire cosa possa essere successo. Abbiamo sentito anche mamme medico e mamme infermiere, cha hanno vaccinato con lei i propri bambini negli scorsi hanno e non si erano insospettite.
“Al momento non abbiamo motivo di pensare che nel nostro territorio abbia “fatto finta” di vaccinare, ma le vaccinazioni sono una cosa troppo importante per la salute dei singoli bambini e della popolazione nel suo insieme per basarsi su impressioni. Per fortuna ci sono esami che possono fugare ogni dubbio e darci certezze in tempi brevi”.
I medici dei Dipartimenti di Prevenzione di Udine e della AAS 3, in collaborazione con la Cattedra di Igiene dell’Università di Udine, che gestisce anche il programma “cure sicure” della nostra Regione, hanno quindi predisposto un piano di campionamento, su base rigorosamente scientifica.
I prelievi del sangue verranno fatti già la prossima settimana, a partire da lunedì 24 su un campione rappresentativo delle diverse fasce di utenti e tipologie di vaccinazione, cosicché già alla fine della settimana prossima potremo sapere se anche da noi c’è stato qualche problema e quindi intervenire oppure no.
Lunedì quindi verranno chiamate alcune famiglie, circa una cinquantina, per chiedere la disponibilità a fare questo prelievo. Le analisi verranno effettuate presso centro riferimento regionale per la sorveglianza virologica delle malattie prevenibili da vaccino, diretto dal professor Pierlanfranco D’Agaro, dell’Università di Trieste.
Già organizzate le contromisure. Se risultasse che una parte dei nostri bambini non è stata vaccinata, già dalla settimana successiva, quella che inizia il 2 maggio, verranno richiamate le famiglie per completare i cicli vaccinali con dei “buchi”.
Sarà quindi garantita la massima trasparenza e informazione. “Per questo nella task force sono presenti in prima persona rappresentanti dei Sindaci e abbiamo chiesto la partecipazione anche a Cittadinanza Attiva – si legge nell’informativa -. Già oggi la presenza del Presidente della Conferenza dei Sindaci della AAS 3, dott. Borghi, è stata importante per tenere ben saldo al centro l’esclusivo interesse delle famiglie. Le vaccinazioni sono un tema importante, e i cittadini hanno diritto di sapere, di essere informati e di scegliere con la propria testa”.
Per questo abbiamo attivato diversi canali di informazione:
E’ attiva una casella e mail dedicata a cui si possono inviare le proprie domande: [email protected]
dove chi vuole, si può anche iscrivere al servizio whatsaas3 (le istruzioni sono sul sito internet dell’azienda) che da qualche tempo è attivo, e ricevere così sul proprio telefonino gli aggiornamenti. Abbiamo infine attivato un numero verde, che sarà attivo dalle 17.00 alle 21.00 di tutti i giorni, inclusi sabati e festivi: il numero da chiamare è 800 423 445. Abbiamo scelto l’orario serale e la copertura anche dei giorni festivi anche per facilitare le famiglie, pensando che sia l’orario più comodo”.
“Adesso – conclude l’azienda sanitariaa – il criterio che stiamo seguendo è esclusivamente quello di garantire la massima sicurezza per i cittadini”.