Il cinema non conforme di Alberto Fasulo incontra il pensiero non conforme di Domenico Scandella, detto Menocchio, il mugnaio ribelle bruciato sul rogo alla fine del ‘500. Lavorando sul cortocircuito visivo e narrativo fra passato (una messinscena rigorosissima, quasi documentaristica) e presente (la modernità corsara dell’eretico friulano), Menocchio si allontana dai canoni del biopic e della storiografia per mettere a fuoco una riflessione molto più universale sul valore della disobbedienza. Sulla forza eversiva delle idee. Sulle conseguenze della libertà. Commenta Fasulo: «In un’epoca in cui qualsiasi minimo afflato etico, sacrale o spirituale che sia, viene ridicolizzato, distrutto, disintegrato con un semplice tweet, o commento su Facebook, è quanto mai attuale la parabola di un uomo che cerca disperatamente il modo di lottare contro il potere e si ritrova a dover fare i conti anche con la paura, il tradimento e la complicità di amici che lo vorrebbero zittire».
Alberto Fasulo presenta ‘Menocchio’
Il film è atteso nei cinema italiani da giovedì 8 novembre e nei cinema del Friuli Venezia Giulia da martedì 30 ottobre
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