Un marasma di opinioni, concetti, immagini, video, battibecchi, informazioni e controinformazioni: Internet, oggi, è un mare magnum dove tutti, ma proprio tutti, hanno la possibilità di esprimersi. Gioca proprio su questo concetto di ‘esplosione di democrazia’ l’attrice comica romana Cinzia Leone che,con garbo, ironia e tante risate, confeziona ‘Disorient express’, che sarà al Bobbio di Trieste venerdì 27 e poi aprirà la stagione al teatro della Corte di Osoppo domenica 29.
Alla fine ‘Disorient express’ che cosa racconta?
“L’enorme confusione generata da una forma di democrazia virtual-virale alla quale eravamo impreparati. Milioni di persone improvvisamente, grazie alle infinite opportunità offerte dalla tecnologia e dalla virtualità, parlano, esprimono opinioni e aggiungono informazioni. E condividono. Non importa cosa, basta condividere. Siamo disorientati da un vento di contraddizioni che ci spettina tutti i pensieri”.
Com’è l’uomo contemporaneo che risulta da questo ritratto?
“Siamo tutti noi, con la faccia disorientata che ci caratterizza ormai in ogni momento, davanti ai telegiornali, alle dichiarazioni dei politici, alle opinioni dei nostri simili. Non è un caso se molti spot non facciano più vedere in faccia i protagonisti: altro che famiglie felici, avrebbero tutti la nostra stessa espressione spaesata. E come può non essere disorientata un’umanità travolta ogni minuto da un cambiamento?”.
Come rende in scena questa grande confusione?
“Lo spettacolo che inizia mille volte. Io in scena sono sempre Cinzia Leone, perché per me questo è il momento di togliere le maschere, anche se sei un attore. Inizio il mio monologo affrontando un tema e sono subito bloccata. Fabio Mureddu, che è anche co-autore, mi interrompe dandomi immediatamente la smentita della tesi che stavo sostenendo. Succede così a tutti: ogni notizia, affermazione e situazione viene quasi immediatamente smentita. In scena è un gioco che ripetiamo più volte, fino a far ‘esplodere’ la situazione. Ma lo spettacolo non è una saggio sociologico, anche se nasce dall’osservazione delle persone: si ride molto”.
E qual è la soluzione finale?
“Non la posso rivelare! Dico solo che il pubblico la capirà da sé, tra una risata e l’altra, mettendo insieme i diversi elementi”.