Ha suscitato grande interesse sia tra gli addetti ai lavori che tra i bambini un progetto tutto friulano presentato alla Fiera internazionale della musica di Genova in conferenze e concerti: la Fisarmonica di Leonardo, privilegiata dai media per servizi e interviste ai suoi due promotori.
In dettaglio, si tratta di Mario Buonoconto, il liutaio di Majano che l’ha realizzata sulla base dei disegni originali di Leonardo da Vinci contenuti nel codice Madrid II Foglio 76 del 15° secolo, conservato nella capitale spagnola, e del musicista Denis Biasin, che ne ha mostrato le potenzialità espressive suonandola in duo col violoncellista Simone Cricenti.
I disegni di quella che può essere considerata un organo portativo antesignano dell’attuale fisarmonica non trovarono mai una realizzazione pratica, né da parte di Leonardo, né da parte di altri nei secoli a venire. E’ solo grazie all’abilità artigiana e alla sapienza musicologica di Buonoconto, supportato da Biasin, se questo strumento – antico e nuovo assieme – è venuto alla luce, svelando il mistero. Il lavoro di studio e ricostruzione ha richiesto nove anni di lavoro, poiché gli schizzi di Leonardo non erano molto dettagliati e non è stata nemmeno trascurata la parte estetica.
Denis Biasin, fisarmonicista e maestro di fisarmonica, ha svolto un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero dal 1978 al 1986 , dedicandosi in seguito alla ricerca e allo studio del suono di strumenti ad ancia, partecipando alla creazione di strumenti a mantice e ance. Organizza eventi musicali ed è direttore artistico del festival ‘Zahrarmonie’. Collezionista di strumenti musicali antichi e moderni, si dedica al recupero filologico di strumenti e repertori oggi poco conosciuti, oltre alla riscoperta e alla promozione di pratiche costruttive ed esecutive nell’ambito dell’antica arte musicale.