Sarà come sempre un festival multicolore, per valorizzare tutta quella musica che – al di là dall’essere definita folk, world o cantautorale – sappia dare voce alle radici culturali di qualsiasi parte del mondo. La 39a edizione di Folkest conferma la rodata formula itinerante per toccare 24 piazze della regione e della vicina Istria, dal 22 giugno al 10 luglio, con una dedica sentita a Fausto Mesolella degli Avion Travel, recentemente scomparso, e un focus che stavolta ha scelto la città di Napoli e il suo intreccio multietnico.
Tra gli artisti attesi, Enzo Avitabile, Teresa De Sio con un omaggio a Pino Daniele, i Solis String Quartet, Jenny Sorrenti, oltre ai più giovani Vianova e Suon&Passion. Non mancherà – come da tradizione – il mondo della canzone anglosassone, con gli inventori del folk-rock britannico Fairport Convention, il 10 luglio a Spilimbergo, seguiti il giorno dopo da Ray Wilson, l’ultima voce dei Genesis.
Da Udine – dove si svolgerà la serata conclusiva del concorso Suonare@Folkest – al Castello di Ragogna (per la tradizionale Fieste da Sedon), al festival si sentiranno musiche di confine, ritmi balcanici, klezmer, blues e persino folk-metal, oltre alla grande canzone d’autore italiana, con l’esibizione di Ron a Capodistria.
Prima degli oltre settanta appuntamenti complessivi, almeno due importanti anteprime primaverili: sabato 29 aprile Eugenio Finardi al Teatro Candoni di Tolmezzo, in una delle tappe del tour ‘Musica ribelle – 40 anni dopo’, e il 6 maggio al ‘Giovanni da Udine’ Simone Cristicchi torna a raccontare ‘Orcolat ’76’, lo spettacolo nato in Friuli (con le musiche di Valter Sivilotti, la Mitteleuropa Orchestra…), che ha debuttato a Gemona lo scorso settembre e diventerà un dvd prima di intraprendere un tour nazionale nel 2018.