Dalle colline friulane della Seconda Guerra Mondiale alla Camera dei Deputati, il documentario ‘Comandante Tribuno. Mario Modotti’, che narra le vicende del partigiano Tribuno, sarà proiettato in Parlamento venerdì 15 alle ore 16.30.
Combattente e comandante coraggioso, un esempio per ideali e patriottismo da non dimenticare. Tutte qualità che hanno accumunato la vita di Mario Modotti, conosciuto col nome di battaglia ‘Tribuno’ e che rivivono nell’opera prima di Roberto M. Cuello, prodotta da Joker Image, una commovente testimonianza di un grande e a molti sconosciuto difensore della Patria.
Il film è stato girato interamente nei luoghi del secondo conflitto mondiale e in particolare negli ambienti in cui le vicende del partigiano friulano si sono effettivamente verificate. La produzione, al confine tra ricostruzione storica, documentario e drammaturgia, è accompagnata dalle musiche originali del friulano Alessio Velliscig.
A Palazzo Montecitorio arriva per dare memoria al primo comandante italiano e friulano, nato a Udine nel 1912 e condannato a morte per fucilazione assieme ad altri 28 patrioti nel febbraio 1945. Alla presenza delle più alte autorità, una storia all’altezza dell’aula che la ospita.
Contenuto della sceneggiatura sono le vicende legate alla partecipazione del Comandante ‘Tribuno’ al movimento di Resistenza in Friuli. Oltre alle ricostruzioni del compianto “poeta della Resistenza” Luigi Raimondi Cominesi, nel docu-film compaiono le testimonianze di autorevoli storici e parenti, con il contributo della documentazione originale in possesso dell’Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione di Udine, dell’Associazione Nazionale Partigiani Italiani e dei discendenti.
“Perché portare ‘Tribuno’ a Roma? – spiega – il regista Roberto M. Cuello, appassionato conoscitore delle vicende belliche italiane – Penso prima di tutto a quanto poco siano conosciute le dinamiche della Seconda Guerra Mondiale riguardanti la mia seconda casa, il Friuli Venezia Giulia. Una storia, quella del Confine Orientale, spesso ignota. Senza parlare della figura di Mario Modotti, lo sconosciuto fautore della Resistenza friulana. Un partigiano in Parlamento è qualcosa di necessario: anzitutto per ricordare come in passato esistevano ancora ideali per cui combattere e morire. E Tribuno ne è la migliore delle dimostrazioni”.