Dopo le stelle internazionali al festival, giovedì 2 sarà un’intera giornata dedicata alla musica made in Friuli a ‘Udin&Jazz’, che come di consueto accoglie il suo pubblico agli Aperitivi Jazz all’Osteria alla Ghiacciaia, alle 12.30, con Alessandro Scolz (pianoforte) e Cristina Del Negro (voce).
Alle 18.30, dopo le ‘Storie di Jazz’ con alcuni critici di livello nazionale, la lunga serata musicale nella Corte di Palazzo Morpurgo (tutto a ingresso libero) inizia con il progetto dei Barabba’s. Il quartetto, nato nel 2012 e formato da Clarissa Durizzotto (sax contralto), Giorgio Pacorig (Fender Rhodes/Korg MS20), Romano Todesco (basso) e Alessandro Mansutti ( batteria), nasce con l’esigenza di interpretare stati d’animo o vicende personali fondendo free jazz ad atmosfere prog e psichedeliche. Per l’occasione, l’attrice e cantante Aida Talliente è stata chiamata a realizzare un’introduzione recitata di ciò che accadrà in musica.
Alle 21.30 un ritorno atteso, dopo molti anni: la riproposta di Aiar di Tuessin: Alessandra Kersevan e Giancarlo Velliscig (tra i fondatori del Canzoniere di Aiello e protagonisti di molti progetti per la valorizzazione della lingua friulana in musica) cantano i versi di dieci tra i più grandi poeti friulani (Pier Paolo Pasolini, Nico Naldini, Beno Fignon, Novella Cantarutti, Bepi Mariuz, Elio Bartolini, Amedeo Giacomini, Siro Angeli, Leonardo Zanier e Galliano Zof), su musiche composte dallo stesso Velliscig, arrangiate da Claudio Cojaniz.
Il gruppo è composto da alcuni tra i più noti musicisti friulani – Nevio Zaninotto al sax, Romano Todesco al contrabbasso e alla fisarmonica, U.T. Gandhi alla batteria, e lo stesso Cojaniz al pianoforte, con le letture di Fabio Turchini – e rappresenta la nuova versione di un progetto già all’avanguardia per un approccio in chiave jazz, ancorché melodico, strutturato in forma di canzone e legato alla grande poesia friulana.