Correvano gli anni ’80 del 1900, un periodo storico particolare, che da lì a poco avrebbe portato ai grandi cambiamenti geopolitici che coinvolsero i territori dell’Est.
Per Gorizia, città di confine, quegli anni segnavano ancora la divisione “fisica” dai vicini di casa jugoslavi. Un evento però seppe precorrere i tempi, eliminando quelle barriere e facendo respirare alle due città – Gorizia e Nova Gorica – una prima ventata di Europa unita. Si tratta della “Marcia dell’Amicizia”, manifestazione che si svolse a cavallo delle due città tra il 1976 e il 1989, organizzata dagli allora Turismo Giovanile Sociale Isontino di Gorizia e dal Telesno Kulturno Skupnos di Nova Gorica, che dava la possibilità di passare il confine senza presentare un documento d’identità e trasmettendo così un vero senso di unione.
Pensata inizialmente come un evento dedicato ai ragazzi dai 9 ai 17 anni, con il coinvolgimento di tutte le scuole di ordine e grado di ambo le cittadine, ben presto la Marcia coinvolse anche le intere famiglie dei ragazzi partecipanti, crescendo esponenzialmente nei numeri delle presenze e passando in breve tempo dai 720 ragazzi italiani e 120 ragazzi jugoslavi sloveni della prima edizione ai 3.000 dei primi anni ’80, poi 5.500, fino a toccare l’apice massimo nel 1985 con un totale di 10.000 presenze.
La “Marcia dell’Amicizia” sarà raccontata e ricordata – il 12 settembre alle ore 18 – in una serata speciale organizzata dal settimanale diocesano Voce Isontina unitamente al Kulturni Dom – che si terrà al Kulturni dom di Gorizia attraverso le centinaia e centinaia di immagini scattate, i filmati e le interviste che il goriziano Renzo Crobe, “reporter amatoriale” come lui stesso ama definirsi, ha raccolto con gran cura.
Un’occasione per tutti per rivivere quei momenti, magari riconoscendo sé stessi o qualche persona cara proprio in quelle immagini che raccontano un’epoca di grandi cambiamenti.