Cinque concerti fra classica, sinfonica (e fra questi la prestigiosa Orchestra della Rai e la serata speciale omaggio a Salvatore Sciarrino , Leone d’Oro alla carriera 2016) e cameristica, a partire dal 17 gennaio: è la nuova proposta di abbonamento musicale (Classica 2)che il Teatro Verdi di Pordenone offre al suo pubblico per il 2017, già disponibile in biglietteria (e con prezzi che vanno da 80 a 120 euro dà la possibilità di assicurarsi un posto a teatro per appuntamenti di grandissimo prestigio).
Si comincia dunque martedì 17 con l’Ars Trio di Roma Laura Pietrocini pianoforte, Marco Fiorentini violino, Valeriano Taddeo violoncello: dal passato classico all’attualità più moderna, il repertorio che presenteranno a Pordenone è dedicato alla musica russa del Novecento, con pagine di Rachmaninov, Shchedrin e Sviridov, compositore “neoromantico” fra i più popolari nella Russia del XX secolo. Si passa al primo aprile con l’Orchestra Leonore formata da musicisti di altissimo livello (dalle fila dei Berliner Philharmoniker, dell’Accademia di S. Cecilia, ecc…) e nata due anni fa come espressione più alta del fare musica insieme. Con loro Gabriela Montero al pianoforte e Daniele Giorgi direttore.
Un programma sorprendente e dinamico, fra Grieg e Brahms, con le improvvisazioni pianistiche della Montero, artista eclettica capace di dialogare col pubblico: ne esaudirà seduta stante le richieste più esigenti! L’8 aprile sarà la volta del Quartetto Noûs (Tiziano Bavier violino, Alberto Franchin violino, Sara Dambruoso viola Tommaso Tesini violoncello), termine che in greco significa mente, razionalità, ispirazione e capacità creativa: lo riprende nel nome il quartetto che si è aggiudicato il Premio Farulli (nell’ambito del Premio Abbiati) e il Premio A. Rubinstein “Una vita per la musica” del Teatro La Fenice. Nel programma, bilanciato fra tradizione e modernità, fra Beethoven e Šostakovič un brano di Silvia Colasanti, la compositrice italiana più affermata nel mondo. Il 28 aprile un evento particolarmente atteso.
L’omaggio al celebre compositore Salvatore Sciarrino. Con il maestro l’Orchestra da camera di Padova e del Veneto, Marco Angius direttore. “Cultore d’arte e raffinato pedagogo, Sciarrino è universalmente riconosciuto come una delle voci più originali e autorevoli del nostro tempo. Ha dedicato la propria esistenza all’arte del comporre con spirito di ricerca e invenzione incessanti che lo hanno portato a scoprire un mondo sonoro inaudito” (così la motivazione del premio alla Biennale Musica 2016 ) Il 26 maggio, infine, l’Orchestra sinfonica nazionale della Rai, con James Conlon alla direzione eseguirà una pagina che ha avuto grande fortuna, Le sacre du printemps di Stravinskij miracolo artistico nella produzione dell’autore. Opera spartiacque tra un prima e un dopo, è affiancata da un altrettanto monumentale Concerto di Šostakovič che porterà a Pordenone, la star mondiale del violino Rey Chen.