Il grosso dei membri originali del gruppo di Bob Marley sale sul Main Stage su cui graviteranno questo giovedì Mellow Mood, Hempress Sativa e Black Roots
Bombino e Lutan Fyah irrompono sul Lion Stage mentre l’African Village avvicina il pubblico al continente africano grazie alla musica di Mehdi Nassouli e la moda
Con un equatore che registra già oltre 100.000 partecipanti di 98 nazionalità per l’edizione Celebrating Africa –tra domenica e martedì– il Rototom Sunsplash si avvia questo giovedì verso le sue ultime, ma intense, 72 ore di attività.
La sesta giornata del festival reggae sarà questo giovedì, 17 agosto, una giornata di rincontri musicali: stiamo parlando di quello dei membri originali di The Wailers. Quattro decenni dopo che Bob Marley cantasse Africa Unite e ricevesse la Medaglia della Pace dell’ONU nel 1978 da parte del Youth Ambassador senegalese, la sua band ritorna per l’edizione più africana della storia del festival. I membri originali di The Wailers tra cui Aston ‘Familyman’ Barrett (basso), Tyrone Downie (tastiera), Junior Marvin y Donald Kinsey (chitarre) si riuniscono sul Main Stage per interpretare quella stessa musica che cambiò il mondo, ispirando l’indipendenza africana.
A loro si unirà alla batteria Aston Barrett Junior, figlio di Familyman e rappresentante della nuova generazione; Shema McGregor (corista), figlia della componente di The I Threes Judy Mowatt e di Freddie McGregor. Completano la reunion Dennis Thompson, tecnico del suono e del mixaggio di The Wailers in sala e in studio durante gli anni ’70; e Noel Davey come seconda tastiera.
Qualche ora prima la loro entrata in scena, presso la Reggae University, il dibattito Africa Unite sarà l’occasione giusta per ascoltare i Wailers originali in colloquio con John Masouri, autore del libro Wailing Blues: Bob Marley’s Wailers.
Domani, giovedì, il Main Stage accoglierà anche i Mellow Mood. Gli ex-vincitori del ‘Reggae Contest’ italiano tornano a condividere con il pubblico del Rototom la musica con cui hanno avuto successo a livello internazionale. E per finire, il palco si illuminerà con l’energia femminile della cantante e DJ rasta Hempress Sativa e vibrerà con il potente basso del gruppo di Bistol, Black Roots.
In rappresentanza dell’Africa, arriva sul Lion Stage il virtuoso chitarrista tuareg della Nigeria Bombino, protagonista anche presso la Reggae University con l’anteprima nazionale di Agadez. The music and the rebellion, che racconta la sua storia. A portare la bandiera della musica giamaicana questo giovedì sul Lion Stage sarà invece il DJ di Spanish Town Lutah Fyah.
L’African Village sarà un altro epicentro culturale del festival in questo giovedì. L’area avvicinerà il pubblico attraverso la musica –con una posta in gioco come quella del marocchino Mehdi Nassouli e il suo formato musicale che trae ispirazione dalla tradizione del suo paese e dalla cultura gnawa– e la moda. L’autenticità dei tessuti wax africani, la loro origine, così come il significato e la simbologia dei colori e delle fantasie saranno protagonisti della sfilata (ore 18.30) organizzata da United Minds e la sartoria Bissap, con la collaborazione di Doni-Doni Afrowear e Farafina.
Il Social Forum si lancia in una nuova doppietta. A iniziare sarà il dibattito Le alternativa africane all’innovazione sostenibile, a carico dei giornalisti e membri dell’ONG Agritools Elisabetta Demartis e Mikaila Issa, che analizzeranno il ruolo ricoperto dalle tecnologie informatiche nella trasformazione agricola in Africa. Subentrerà poi Afropolitans e panafricanisti: il contributo della diaspora in Europa, con la partecipazione di Saba Anglana, attrice e cantante somala residente in Italia, lo scrittore senegalese Mamadou Dia e il professore e attivista antirazzista Remi Joseph-Salisburry.