Il 2016 sarà l’anno in cui la Fondazione ‘Luigi Bon’ festeggerà i 120 anni di vita e i 25 dalla riapertura del teatro. Per iniziare i festeggiamenti, il Teatro ‘Bon’ di Colugna porta in dote il riconoscimento della stagione che partirà il 5 novembre da parte del Ministero per i beni culturali, addirittura con un incremento di punteggio rispetto al passato, sottolineato con orgoglio alla presentazione ufficiale dal presidente Andrea Giavon.
In un momento in cui fare cultura è un atto di fede e di coraggio, a fronte del costante calo dei fondi a disposizione, un riconoscimento di ‘eccellenza’ regionale che spinge i vertici della Fondazione a proseguire lungo la linea intrapresa negli ultimi anni, fatta di sinergie pubblico-privato e di un sistema di relazioni tra Comuni vicini e associazioni (a partire dall’Ente regionale teatrale) sintetizzate nella formula ‘Smartheatre’.
Sostanziosa, come sempre, la parte musicale (8 spettacolo sui 14 complessivi) selezionata dal direttore artistico Claudio Mansutti, che prosegue nell’opera di valorizzazione della produzione regionale, affiancata da proposte innovative e da alcune delle stelle della musica classica. Al ‘Bon’ partirà la prima tournée di quello che è diventato il miglior ensemble giovanile della regione, l’Orchestra dell’Accademia ‘Arrigoni’ di San Vito al Tagliamento, con due solisti friulani d’eccezione come Christian Sebastianutto e Laura Bortolotto.
La fitta rete di relazioni ‘smart’ – nel caso specifico quella con il concorso pianistico di Sacile – porterà alla ‘bomboniera’ anche la pianista russa Galina Chistiakova, mentre la data del 3 febbraio con Grigory Sokolov rappresenta una ‘costante’, visto che il maestro russo sceglie abitualmente il ‘Bon’, da qualche anno, come prima tappa del suo tour nella maggiori città europee. Tra gli altri appuntamenti musicali, i Solisti dell’opera italiana, il violino del norvegese Michael Süssman, uno dei maggiori interpreti contemporanei, l’innovativo Ensemble Conductus di Merano e l’orchestra London Brass, che festeggerà i 30 anni di attività all’auditorium di Pagnacco.
Ricca anche la stagione di prosa, realizzata a quattro mani con l’Ert partendo da una riflessione sulla lingua e sul linguaggio, vissuti però sempre più come barriere che come ponti. In cartellone innanzitutto due proposte al 100% femmminili: ‘Wonder woman’, il nuovo spettacolo di Giuliana Musso sulla ‘donna multitasking’, e Claudia Contin Arlecchino con la sua versione della Commedia dell’arte in ‘Né serva né padrona’.
Le altre proposte comprendono l’unica data regionale di ‘Figli di un dio minore’ (che nella versione cinematografica si portò a casa ben cinque Oscar), con Giorgio Lupano e Rita Mazza, lo spettacolo comico di Paolo Cevoli ‘Perché non parli’ (a Pagnacco) e due proposte made in Friuli: l’omaggio a Giorgio Ferigo ‘Di jerbas e di suns’, tra musica e poesia, e la nuova produzione del Teatro Incerto: ‘S-glaçat’.