Il consiglio direttivo della Lnd, riunito ieri a piazzale Flaminio, si è chiuso con un nulla di fatto. Il presidente Felice Belloli, nella bufera dopo la presunta frase sessista pronunciata contro il calcio femminile (‘Basta dare soli a queste quattro lesbiche‘), non è stato sfiduciato. Ma oggi è in programma un consiglio di presidenza Lnd, nel quale potrebbero aprirsi nuovi scenari.
Nel frattempo, continua la protesta del movimento rosa, pronto a non disputare la finale di Coppa Italia – prevista sabato 23 alle 15 ad Abano tra Tavagnacco e Brescia – per far valere le proprie ragioni. Sulla questione, ieri sera, è intervenuta anche l’allenatrice della Graphistudio, Sara Di Filippo, in collegamento con la seguitissima trasmissione di Radio2 Caterpillar. “Questa frase ‘infelice’, per non dire altro – ha spiegato il mister gialloblu – ha gettato il calcio femminile italiano in una situazione molto spiacevole. Per questo tutti, dalle calciatrici alle società, hanno deciso di farsi sentire, per chiedere le dimissioni immediate di Belloli e l’autonomia della divisione dalla Lnd. Chiediamo, insomma, più visibilità e diritti. Ora come ora, non ci sono le condizioni per giocare il match tricolore”. Rispondendo, poi, alla domanda su quanto il calcio maschile sia stato solidale nei confronti delle atlete, Di Filippo ha portato l’esempio di Manolo Gabbiadini, giocatore del Napoli e fratello di Melania, una delle calciatrici italiane più titolate di sempre, fresca vincitrice dello scudetto con la maglia del Verona. “Ma – ha aggiunto – speriamo ovviamente che se ne aggiungano altri!”.