L’Uci tramite la Fci ha dato la comunicazione ufficiale: il Giro della Regione Friuli Venezia Giulia 2015, già previsto dal 5 al 9 maggio, è stato ricollocato nel calendario internazionale dall’8 al 12 settembre, come richiesto dalla società organizzatrice. Una buona notizia, visto che torna in campo la possibilità di organizzare l’edizione numero 52 della corsa a tappe per dilettanti più antica d’Italia. “Siamo contenti che l’Uci abbia accolto la nostra proposta di spostamento – racconta il patron Giovanni Cappanera – in questo modo abbiamo altri cinque mesi per racimolare il budget necessario. Al momento rimaniamo in attesa dell’assegnazione del contributo regionale e continueremo a insistere sul sostegno degli sponsor. Speriamo che questa seconda possibilità vada a buon fine”.
In questi giorni si è svolto anche un incontro con il presidente dell’ente turismo del Tirolo Orientale, Franz Theurl (nella foto: Cappanera e Gianfranco Riccato insieme a Theurl e ad Astrid Trojer–Pirke), che ha rinnovato al Gs Giro ciclistico del Friuli Venezia Giulia il desiderio di mettere in cantiere una collaborazione tra le due regioni confinanti. Rimane, quindi, aperta la possibilità di una tappa austriaca anche per il mese di settembre, e maggiori dettagli saranno definiti prossimamente. Il Gs Giro ciclistico del Friuli Venezia Giulia nelle ultime settimane ha ricevuto numerose manifestazioni di affetto e sostegno da parte di squadre, tifosi, addetti ai servizi e rappresentanti della stampa, dispiaciuti per la sospensione forzata. In particolare, molte delle squadre che avevano richiesto di partecipare alla corsa hanno manifestato la loro volontà di prendere parte all’evento anche nell’eventualità di uno spostamento a settembre.
“Ci tengo a sottolineare che finché non raggiungeremo il budget, nulla va dato per certo – sottolinea Cappanera – e non possiamo pensare di spostare ogni anno l’evento a settembre per riuscire a racimolare i soldi necessari. Il tutto andrebbe gestito in maniera diversa: i fondi destinati al Giro regionale dovrebbero essere stabiliti di anno in anno, comunicati molto in anticipo, non più tardi del mese di dicembre. Inoltre, andrebbe rivista la metodologia di attribuzione dei punteggi che creano le graduatorie per l’assegnazione dei contributi, gestendo un evento internazionale come il nostro in maniera diversa rispetto ad iniziative di minor impegno economico, o che hanno la possibilità di auto-sostenersi attraverso l’incasso di quote d’iscrizione come le Granfondo, le gare amatoriali, le maratone, eccetera”.