“Esserci è un onore” dice Daniele Molmenti. Perché, come recita la categoria del suo premio, qui c’è ‘Lo sport oltre lo sport’. Ieri sera, a Castiglion Fiorentino, l’olimpionico di kayak ha ricevuto il prestigioso riconoscimento del Premio Fair Play Menarini. Prestigioso per almeno tre motivi. Primo: “Oggi, in questa cerimonia, viene premiato il mio comportamento da sportivo e da uomo”. Secondo: “Essere affiancato ai grandi nomi, del mondo dello sport e della società italiana, è un grande onore”. Terzo: il 18° premio non ha certo bisogno di presentazioni. Il 29enne di Torre di Pordenone, oro a Londra 2012, sull’onda della vittoria olimpica si è fatto conoscere non solo come atleta – professionista serio, esemplare – ma soprattutto come uomo capace di ascoltare e tendere una mano.
Tra i suoi impegni, nel poco tempo libero che gli rimane, gli interventi nelle scuole e l’incontro con i più giovani – l’ultimo ieri, a Pordenone, alla Società Operaia di Mutuo Soccorso (nella foto il selfie) – a cui testimonia l’importanza di valori quali il sacrifico, la passione, l’onestà, il crederci sempre. Un impegno sociale a cui, come altri, l’azzurro della Forestale tiene particolarmente. Ecco perché il premio Menarini assume per Daniele una valenza particolare: qui ci sta, appunto, “Lo sport oltre lo sport”.