È stato consegnato a Giuseppe Petrini la 33esima edizione del Premio San Giuseppe Artigiano, conferito annualmente dal circolo ronchese delle Acli. Un riconoscimento non da poco, che rimarca la stima e l’ammirazione della comunità verso un imprenditore che ha saputo fare della sua attività un punto di partenza anche per essere attivo nella propria comunità, nello sport e nell’ambito della solidarietà. A consegnare l’importante pergamena il professor Alfio Perco, noto storico e per decenni professore di Ronchi dei Legionari.
Giuseppe Petrini, trevigiano di nascita nel 1953, è figlio di commercianti agricoli e, nel seguire il padre nei vari mercati, venne a contatto con numerosi generi in vendita. Ma la sua pasisone si focalizzò quasi da subito nelle piante ornamentali e, dopo il trasferimento negli anni Sessanta a Ronchi dei Legionari, cominciò non solo a specializzarsi nella vendita di piante ornamentali, ma anche nella progettazione degli spazi verdi sia pubblici che privati. Nel 1979, al momento del pensionamento del padre, ne rileva la licenza e trasforma la semplice vendita nel vivaio che ancor oggi caratterizza la cittadina ronchese entrando dalla rotonda dell’Aeroporto. Ad aiutarlo la moglie Loriana e, da qualche anno, ad affiancarlo sono i figli Marco e Sara, oltre che lo staff che fornisce un grande apporto per la cura e la manutenzione degli oltre 12 ettari in possesso alla famiglia.
A consegnarli la pergamena non solo il professor Perco ma numerose figure cittadine e provinciali, come il parroco di San Lorenzo, don Renzo Boscarol, il vicepresidente e segretario delle Acli, Franco Miniussi e Fiorenzo Boscarol, l’assessore regionale all’ambiente Sara Vito, il vicesindaco di Ronchi, Paola Conte, il presidente di Confartigianato, Ariano Medeot, il presidente provinciale della Acli, Silvia Paoletti, il consigliere regionale Diego Moretti e il maresciallo Mario Egidi, comandante della locale stazione dei Carabinieri.