Ebbene sì, l’anno dopo Caproni, il Ministero ci ricasca e propone, anche per l’esame di Maturità 2018, un autore che difficilmente è trattato dai programmi scolastici.
Giorgio Bassani – l’autore ferrarese de “Il giardino dei Finzi Contini” da cui è stato tratto il brano proposto ai maturandi – è al centro della cosiddetta “analisi del testo”, dove gli studenti sono invitati prima a comprendere il brano e, successivamente, a elaborare una riflessione (in questo caso sul tema della discriminazione e dell’emarginazione). Come detto, però, pochi sono stati gli studenti, tra quelli che abbiamo intervistato all’uscita della prova, al centro studi di Udine, che hanno scelto questa traccia. Nessun maturando ha infatti studiato a scuola questo autore, solo un ragazzo lo conosceva di nome.
Più gettonata, invece, la proposta del saggio breve su “La ‘creatività’ è la straordinaria dote – squisitamente umana – di immaginare; risultato di una formula complessa, frutto del talento e del caso” di ambito socio-economico accanto a quella di ambito tecnico-scientifico riguardante “Il dibattito bioetico sulla clonazione”.
Completano il quadro delle tracce “I diversi volti della solitudine nell’arte e nella letteratura” per l’ambito artistico-letterario e il tema storico che propone di analizzare l’argomento della cooperazione internazionale partendo da un brano tratto da un discorso di Aldo Moro e da un brano dedicato ad Alcide De Gasperi. Il tema di ordine generale, infine, riguarda “Il principio dell’eguaglianza formale e sostanziale nella Costituzione”.
“Sono tutti spunti interessanti, soprattutto quello sulla Costituzione, che tutti noi dobbiamo conoscere, almeno nei suoi principi fondamentali – commenta Andrea Maggi, docente di lettere nella vita e “professore severo” nel format televisivo “Il Collegio”.
“Una nota di amarezza, invece, viene dal fatto che gli studenti non conoscano Bassani: è un autore che va studiato” conclude.
Soddisfatti e affaticati i ragazzi all’uscita di scuola, dunque, che si aspettavano la maggior parte delle tracce proposte, perché almeno un paio (Costituzione e Moro) richiamavano importanti anniversari caduti nel 2018, mentre altri (clonazione) si collegavano all’attualità.
Poche sorprese, dunque.
Bassani a parte, ovviamente.