Basta chiacchiere, soprattutto se si parla di politica. Soprattutto se a parlare sono i politici. L’elaborazione effettuata da Italiani.coop sulla base dei dati Istat è sconfortante: ai residenti del Fvg la gestione della cosa pubblica continua a interessare, ma non appena sentono odore di politica cambiano canale o preferiscono una cena con gli amici al comizio di turno.
Che la politica continui ad interessare è dimostrato dal fatto che il 35,4% si mantenga aggiornato quotidianamente sull’argomento, con quasi 5 punti percentuali in più rispetto alla media nazionale e poco sotto il dato registrato tra i veneti, al quarto posto tra le regioni più attente. La percentuale scende drasticamente non appena si tratta di ascoltare dibattiti politici. Ecco, in questo caso ormai resiste solo il 18,4%, poco al di sopra della media nazionale che si assesta al 17,7%. Come dar torto a chi non ne può più di parole e baruffe, magari in occasione di uno dei tanti talk show che imperversano in televisione?
Una volta i comizi riempivano le piazze, ma ora salvo rari casi, sono quasi ignorati
E dato che si avvicinano a passo spedito le elezioni regionali e nazionali, il messaggio lanciato ai guru che si occupano di comunicazione per i partiti è fin troppo chiaro: non li segue più nessuno, sono sostanzialmente ininfluenti a meno che non si consideri anche il loro impatto sui mezzi di informazione, perché se c’è un comizio uno straccio di articolo in qualche maniera si rimedia e tutto torna utile per farsi vedere. Ebbene, appena il 2,3% dei cittadini di questa regione assiste ai comizi secondo la ricerca. Tale dato ci colloca al quintultimo posto della classifica nazionale, anche se a giudicare dalle presenze registrate in occasione delle ultime elezioni del 2013 l’unica formazione a richiamare molto pubblico è stato il Movimento 5 Stelle e senza i suoi comizi probabilmente finivamo ultimi.
La politica ci interessa ancora. Lo dimostra il fatto che un cittadino su 10 ne discute ogni giorno, tanto che saliamo al terzo posto (10,4%, quasi due punti in più della media nazionale), ma tra il dire e il fare, tra le chiacchiere e l’impegno, c’è di mezzo un oceano sconfinato.
Come altrimenti spiegare il fatto che solo il 3,9% partecipa ai cortei (ben sotto la media nazionale del 4,3%)? Non parliamo poi di dare soldi ai partiti o di lavorare gratis per loro: rispettivamente 1,7% e 0,6% degli intervistati. Insomma, per i friulani le chiacchiere stanno ormai a zero.