In cucina, le false credenze abbondano. Sui cibi, ma anche sugli elettrodomestici. Un esempio? Molte cose che si danno per sicure riguardo la lavastoviglie in realtà non sono affatto vere. Ecco cinque casi, proposti dall’associazione Altroconsumo, di come, parlando di lavaggio di piatti, non sia tutto pulito ciò che luccica. Nemmeno con una super dose di detersivo e aceto.
Il lavaggio a mano è più efficace
Falso. La lavastoviglie garantisce un’ottima azione disinfettante grazie alle alte temperature raggiunte nelle fasi di lavaggio (50°-65° C) e risciacquo (70° C), più di quanto avviene solitamente lavando i piatti nel lavandino. In tutti i casi, anche a parità di temperatura, la quantità di acqua impiegata nel lavaggio a mano è nettamente superiore (la lavastoviglie utilizza tra i 10 e i 16 litri d’acqua a carico). Anche se il lavaggio a mano avviene velocemente, c’è sempre il rischio che i piatti non vengano puliti a fondo. Con questa modalità, infatti, il fattore più importante risulta lo strofinìo; nella lavastoviglie, invece, i differenti fattori (tempo, azione meccanica, temperatura e chimica del detergente) sono più equilibrati.
È necessario sciacquare i piatti prima di inserirli
Falso. I detersivi hanno bisogno di sporco da pulire e, se i piatti si presentano già detersi, gli enzimi del sapone agiscono meno rispetto alle loro potenzialità. Senza contare che l’operazione comporta uno spreco d’acqua inutile. Per eliminare i residui di cibo è meglio usare una spugnetta umida o i tovaglioli di carta usati durante il pasto (che comunque verrebbero buttati).
Si può metterci qualsiasi tipologia di stoviglie
Falso. Ci sono alcune tipologie di stoviglie che, alle alte temperature di lavaggio della lavastoviglie, potrebbero danneggiarsi. Per non correre rischi, è bene lavare a mano i recipienti di plastica non adatti alle alte temperature, stoviglie dipinte a mano, piatti con decorazioni metalliche, vetro soffiato, contenitori di legno, ghisa o latta.
Tanto sapone significa avere piatti più puliti
Falso. Ricorda che è sempre bene far partire la lavastoviglie a pieno carico, inserendo la giusta dose di detersivo, senza eccedere. Questa è determinante e, assieme a un corretto carico, aiuta a sfruttare al pieno le potenzialità di questo elettrodomestico.
L’aceto può sostituire il brillantante
Falso. L’aceto è un acido e, sul lungo periodo, non si possono escludere danni alla lavastoviglie e alle stoviglie stesse. La sua azione, inoltre, non è equiparabile a quella del brillantante, perché non lascia la patina sulle stoviglie che fa scivolare via l’acqua. Ricorda che, molto spesso, nelle tabs (le cosiddette pastiglie) è sempre già incluso, quindi se si utilizza un prodotto che contiene il brillantante è opportuno disattivare quello della macchina.