Ognuno di noi ha un ‘luogo del cuore’, quello dove ama tornare, dove ha vissuto emozioni particolari, quello legato a ricordi indelebili o quello capace di rappresentare una parte di sé. Quello, cioè, che racconta una storia, anche se non per tutti è la stessa.
Per preservare e incentivare la memoria collettiva di luoghi speciali, da otto anni il Fai, Fondo Ambiente Italiano, ha istituito il censimento dedicato a “I luoghi del cuore”: ogni cittadino può votare un monumento, ma anche un luogo di interesse naturalistico, cui è particolarmente affezionato e che merita di essere salvaguardato.
Più di un milione e mezzo sono stati i voti giunti al Fai da ogni parte d’Italia, con 33 mila luoghi oggetto di segnalazione da parte di singole persone, che hanno partecipato spontaneamente all’iniziativa, o che hanno fatto parte di uno dei comitati.
Storia, memoria, fascino: ecco i risultati del censimento in regione
E migliaia sono stati anche i voti arrivati per i ‘luoghi del cuore’ del Friuli Venezia Giulia, distinti tra monumenti storici e altri più legati alla cosiddetta archeologia industriale. A cominciare dall’Amideria Chiozza di Ruda che ha totalizzato 13 mila 288 voti piazzandosi al 21° posto nella classifica italiana. Ben staccato (con 6.458 voti) si colloca il Castello di Colloredo di Monte Albano che è 50°, mentre raggiunge il 72° posto l’Abbazia di Santa Maria in Sylvis di Sesto al Reghena.
Una serie di scelte, quelle dei friulani, che hanno decretato ancora una volta come il patrimonio artistico del nostro territorio non abbia nulla da invidiare al resto del Bel Paese, mentre i problemi di tutela di preziosi gioielli d’arte e di storia, purtroppo, siano gli stessi che affliggono altre realtà.