Nell’anno scolastico 1966-67 all’Iti Malignani di Udine 27 ragazzi della classe V Elt sezione E hanno conseguito il diploma di perito elettrotecnico. A 50 anni di distanza, hanno voluto festeggiare l’importante anniversario ritrovandosi nella scuola che li ha educati (nella sede principale di viale Leonardo da Vinci). Era presente alla festa l’insegnante di elettrotecnica di allora, l’ultraottantenne Giorgio Bareggi. “Siamo stati accolti nell’Aula Magna dal preside Andrea Carletti con gradevole formalità”, raccontano i periti.
Dopo una breve esposizione dei traguardi raggiunti dalla scuola e degli obiettivi in corso, Carletti ha consegnato a ciascuno l’attestato di partecipazione alla cerimonia, suggellando l’ufficialità dell’evento da parte dell’istituto tecnico. Poi Stefano Comuzzi, direttore della sezione di elettronica, elettrotecnica e automazione, ha condotto il gruppo nella visita ai laboratori e al museo.
“La nostra classe – raccontano ancora i partecipanti – ha frequentato gli studi nelle aule della vecchia sede di via Manzoni (ora sede del Ceconi). Al nuovo Malignani prima d’ora eravamo entrati solo per svolgere gli esami di maturità. Pertanto la visita è stata per tutti una piacevole occasione di conoscenza. Si può apprezzare l’enormità degli spazi e la loro funzione solo con una visita dettagliata, non ristretta a un paio d’ore come nel nostro caso, ma sarebbe necessario un giorno intero”.
“Ci siamo limitati a percorrere i corridoi delle sole aree ‘elettriche’, con un breve sconfinamento nel capannone degli aereonautici, mastodontico e favoloso! Sbirciando nelle aule dalle porte semiaperte si notava la miriade di attrezzature, computer e posti di lavoro occupati dagli studenti. Una bellezza! Il tutto con l’orecchio teso al professor Comuzzi che, con l’ausilio dei pannelli murali, ha illustrato la storia dell’inventore progettista friulano Arturo Malignani, fotografo, elettrotecnico, architetto, meccanico, idraulico e anche imprenditore industriale”.
Il piccolo museo, che raccoglie reperti storici di elettrotecnica ed elettronica, da apparecchi di misura ai pionieri della registrazione vocale, da schemi di progetto di Arturo Malignani ai cavi di alta tensione, ha completato il giro di istruzione. “E’ stato emozionante e interessante verificare come questa scuola, al pari di 50 anni fa, con un aspetto esterno burbero e anonimo, sia una realtà umana e coinvolgente. Anche l’aver studiato la vita scientifica dell’inventore Malignani, riportata in bella vista sui pannelli dei corridoi, è esempio di trascinamento attivo e monito per studenti e insegnanti a progredire e migliorare senza mai limitarsi”.
“Scaduto il tempo, ci siamo diretti verso l’uscita controvoglia, ma nel rispetto degli altri impegni degli ospiti e del nostro programma concludendo la visita con la tradizionale foto ricordo”. Con un po’ di ritardo il gruppo ha raggiunto la chiesetta di San Rocco dove li attendeva don Armando Bassi (nel ’66-’67 insegnante della V Elt E) per una messa celebrativa. A completamento dell’incontro, l’allegra compagnia si è trasferita in un noto locale cittadino per un convivio e lo scambio di ricordi e aneddoti di 50 anni fa.