A cento anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale, l’amministrazione comunale di Turriaco ha pensato ad un progetto educativo che ripercorra quei tragici eventi attualizzandoli e rendendoli un monito contro ogni tipo di guerra. Riaffermando, dunque, la pace come presupposto indispensabile per il progresso della civiltà.
“Abbiamo pensato di chiamarlo ‘Fermati Piero’, come recita la nota ballata di Fabrizio De André” racconta l’assessore alla cultura Carla De Faveri, “riprendiamo queste parole come un’esortazione a riflettere sull’atrocità della guerra e sul sacrificio di tante giovani vite, perché è soprattutto alle nuove generazioni che questo progetto è rivolto”.
L’iniziativa progettata coinvolge infatti quattro istituti scolastici, IC Alighieri di San Canzian d’Isonzo e Turriaco, IC Don Milani di Aquileia, IC Macor di Romans d’Isonzo e ISIS Pertini di Monfalcone per un totale una ventina di classi di scuole di vario ordine e grado dall’Isontino alla Bassa Friulana, e si propone di attivare gli studenti attraverso laboratori artistici di mosaico, graffiti ed aquiloni, lezioni di musica e coro, fino ad un innovativo programma di orienteering storico sui luoghi della guerra, a cavallo di quei confini ‘mobili’ che caratterizzano il territorio regionale, cogliendo le suggestioni provenienti dalla lettura di diari e lettere dal fronte, dai canti popolari e militari dei soldati in guerra, la visione e la realizzazione di spettacoli teatrali, mostre, documentari e film, giovani e adulti saranno chiamati ad un confronto tra la storia sanguinosa del nostro territorio e la complessa società attuale, tra le profuganze di un tempo e le migrazioni di oggi, affrontando il tema dei diritti dell’uomo e il concetto di pace duratura.
Il progetto promuove un modello di turismo didattico e sostenibile proponendo occasioni educative, in linea con le 8 competenze chiave europee per l’apprendimento permanente, incentivando i viaggi e le uscite didattiche come possibilità di scambio di conoscenza e di conservazione della memoria e stimolando i cittadini a partecipare alla promozione delle iniziative culturali e all’economia da esse generata, anche grazie al sostegno di sponsor sensibili ai temi della cultura alimentare, della cura della terra, del rispetto della diversità.
Nel programma sono coinvolti partner autorevoli, come il Club UNESCO di Aquileia, il Laboratorio creativo Bluoltremare, il Comitato Regionale Federazione Italiana Sport Orientamento, Duemilauno Agenzia Sociale, il Gruppo Costumi Tradizionali Bisiachi e ulteriore spazio è riservato a collaborazioni con enti e associazioni del territorio per ciascuna delle numerose diversificate iniziative ipotizzate a sostegno della promozione della cultura della pace. Si sono già raccolti impegni di sponsor nel caso di eventuale finanziamento da parte della Regione FVG.
L’auspicio è che la Regione FVG possa riconoscere a questo progetto il carattere di innovazione e attualizzazione che i collaboratori hanno individuato nell’aderire alla proposta dell’Amministrazione Comunale. Il sindaco Enrico Bullian “ringrazia i 9 partner e gli sponsor per aver creduto nella progettazione, con l’augurio che ci sia il finanziamento regionale, anche se un’attività eventualmente ridimensionata potrà essere comunque messa in campo”.