Si è chiuso con un successo straordinario, di pubblico e di idee per la montagna, sabato 24 marzo Innovalp, il Festival che a Tolmezzo, in Carnia, ha posto le basi per una nuova identità della montagna. La manifestazione, che ha registrato il tutto esaurito nelle 30 sessioni di incontri e workshop, ha coinvolto cittadini, studenti, imprenditori, rappresentanti delle istituzioni e un grande numero di relatori provenienti dall’Italia e dall’estero. Sono state complessivamente oltre 1.000 le presenze registrate.
A testimoniare la riuscita dell’evento il messaggio divulgato attraverso i social da Fabrizio Barca (già Ministro della Coesione e promotore del progetto Aree Interne a livello nazionale): “Giro l’Italia come una trottola da sei anni, in tutte le sue pieghe, ne ho viste di tutti i colori… ma la capacità di Innovalp, di mobilitare innovatori, mescolare persone di ogni pensiero e luogo, farci rimuovere le corazze, mi ha colpito e dato gioia ed energia”.
I contributi raccolti hanno dato vita a una nuova visione e percezione del vivere e della progettualità per il futuro della montagna, quale controcanto a una diffusa cultura del piagnisteo, dello spopolamento, della crisi e di un mero approccio fondato sulle rivendicazioni. Le “idee fluttuanti”, così come sono state definite da Sergio Scalet che con Nadia Squarci ha predisposto in forma grafica il Manifesto di Innovalp 2018, costituiscono la base per la proposta articolata sviluppata nel manifesto, a partire dai temi portanti di questa edizione del Festival: Ribellione, Intraprendenze, Talenti, Comunità.
Ribellione. la filosofia di fondo può essere racchiusa nella frase “per ciò che ci unisce e non per ciò che ci divide”. La ribellione è intesa come forma di disubbidienza al sentire comune e il Festival si è posto l’obiettivo dunque di dare voce, amplificandole, alle diverse forme di ribellione già presenti sul territorio, con appositi e dedicati strumenti di comunicazione che consentano di elevare a sistema e a punto di riferimento le storie di chi in montagna vive o torna a vivere ovvero i “nuovi montanari”, un fenomeno con un trend demografico in crescita lungo tutto l’arco alpino. Verrà valutata la proposta di dare nuova vita e forma (digitale, social, editoriale) alla storica rivista degli anni sessanta “Carnia Domani”.
Intraprendenze. Dalla presentazione del parco tecnologico, NOI (Nature of Innovation) TechPark di Bolzano nasce la proposta di rigenerazione del parco tecnologico della Carnia, oggi denominato INNOVA e partecipato al 100% dalla Regione FVG. NOI TechPArk può costituire un punto di riferimento per il possibile percorso di rigenerazione di INNOVA, in forma di Centro di Innovazione e Servizi per le imprese e per i giovani del territorio, oltre che per attrarre centri di ricerca e sedi territoriali (anche temporanee in forma di Summer o Winter School) di Università e percorsi di Istruzione Tecnica Superiore (ITS).
Talenti. L’obiettivo di Innovalp è quello di inserirsi negli spazi lasciati dall’autonomia regionale per proporre un nuovo modello di scuola pensato per la montagna, che offrano contenuti coerenti con i fabbisogni espressi dal sistema imprenditoriale del territorio. Sono state poste le basi per un nuovo strumento informatico, denominato ORANGE, una piattaforma che aiuti i ragazzi a mettere in rete il loro talento e renderlo già visibile alle aziende. Entro un anno questa piattaforma sarà operativa e potrà diventare un valido aiuto alla scelta dei ragazzi in uscita dai percorsi scolastici.
Comunità. L’identità delle comunità è in profonda trasformazione elobiettivo di Innovalp è quello di dare vita ad una Scuola di Politiche per il Territorio, un percorso, apartitico e apolitico, in grado di costruire, attorno ad una nuova classe dirigente, un pensiero condiviso sulla identità comunitaria della montagna.
A chiusura di Innovalp il significativo intervento di Sabrina Lucatelli, Coordinatore del Comitato Tecnico Aree Interne – Dipartimento per le Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, per la quale “Innovalp è il luogo nel quale si è concentrata la comunità nazionale degli innovatori della montagna. E che, gra-zie ad un format innovativo, ha saputo dare voce e lanciare obiettivi importanti anche per il futuro delle Arre Interne, proprio partendo dalla voce dei giovani”.
Lucatelli ha ricordato che quello che la Strategia Nazionale Aree Interne sta già fa-cendo è la creazione di una “piattaforma di conoscenza aperta”, capace di mettere in collegamento chi lavora su temi dello spopolamento, dei servizi e della progettualità. Su questo tema in particolare Sabrina Lucatelli ha insistito: “Bisogna imparare a pro-gettare bene, senza una progettualità di qualità non ci può essere concretizzazione dei progetti che si vogliono realizzare”.