Monfalcone aumenta, anche se di poco, i suoi residenti: al 31 dicembre 2017 i residenti ufficiali, secondo i dati forniti dal Servizio demografico del comune, erano 28.107, di cui 14.175 maschi e 13.932 donne, contro i 27.991 di inizio anno. Quindi 116 persone in più. Aumentati anche, però, gli stranieri che arrivano a 6.176, 3477 maschi e 2699 donne, pari al 21.97% del totale. Alla fine del 2016 gli stranieri residenti erano 5.817 di cui 3313 maschi e 2504 donne, pari al 20,78% del totale, più di uno su cinque. Monfalcone conferma un doppio primato: il maggior numero di stranieri rispetto alla popolazione residente e la più bassa incidenza di donne tra gli stranieri: il 43% a fronte di un valore medio regionale pari al 52,8%. Ma Monfalcone si conferma anche città ‘dell’età media’, visto che i residenti oltre i 65 di anni di età sono 6.960, dato della fine del 2017, pari al 24% del totale della popolazione cittadina, ma la massima parte della popolazione è compresa nella fascia dai 30 ai 65 anni, con 13.557 residenti pari al 48%. L’invecchiamento della popolazione è almeno in parte bilanciato da un incremento delle fasce più giovani, perché nel 2017 sono stati censiti 1.775 bambini tra 0 e 6 anni contro i 1736 del 2016. Sono 1942 i bambini dai 7 ai 14 anni e 3.873 i giovani dai 15 ai 29 anni. I nati nel 2017 sono stati 271, con un tasso di natalità del 9.66%, mentre nel 2016 era stato del 9,10%, ma il dato più alto degli ultimi 5 anni era stato registrato nel 2015 con il 10,11%.
I morti sono stati 346 con un saldo naturale negativo, quindi, di -75 persone. Il tasso di mortalità è invece diminuito al 12.33%, 12.83% nel 2016 e 13.44% nel 2015. I nuovi iscritti e quindi immigrati a Monfalcone sono stati 1.558 mentre nel 2016 erano stati 1.379, con un saldo positivo migratorio di 191 persone. Cresce quindi la presenza di stranieri, comunitari ed extracomunitari, presenza determinata dal carico di lavoro del cantiere, che oltretutto, dopo le crisi degli anni 90, adesso, viste le commesse, può dirsi piuttosto sicuro almeno fino ai primi anni del 2020. Sono 81 le etnie rappresentate tra i residenti di Monfalcone, tra cui la più numerosa è sempre rappresentata dalla comunità bengalese che annovera 2.248 residenti, pari all’8% tondo degli stranieri residenti. Tra questi continuano ad essere più numerosi i maschi, 1.294 contro le 954 donne, che legano la loro presenza all’attività lavorativa al cantiere navale, quali dipendenti delle ditta dell’appalto e del subappalto.
C’è da sottolineare però che negli ultimi anni sono arrivate anche molte donne, soprattutto per ricongiungimenti familiari, spesso per matrimoni combinati per procura. Per le altre nazionalità sono numerosi i rappresentanti di paesi dell’Est come Romania, 1227, pari al 4,37% con 663 maschi, 564 donne, Croazia, 492, 1,75%, 402 maschi, 90 donne, Bosnia, 372, 12 in meno del 2016, pari al 1,32% con 245 maschi, 127 donne, Macedonia, 268, 0,95%, Albania,177, 0,63%, Ucraina 137, 0,49%, Serbia 132, 0,47%, Bulgaria 92,0,33%, Tunisia 87, 0,31%, Marocco 81, 0,29% Kossovo 76, 0,27%.
Tra queste nazionalità spesso resta più alta la presenza delle donne rispetto agli uomini, perché per la maggior parte vengono impiegate come badanti o lavorano nel settore delle pulizie o cura della persona. Diminuisce la presenza dei cinesi, passati dai 165 del 2016 a 158, in totale 0,56%: abbastanza equilibrata la presenza maschile e femminile visto che le destinazioni lavorative sono legate alla ristorazione, commercio o sartoria, mestieri che possono essere svolti da entrambi i sessi senza particolare distinzione e con uguale capacità. Gli sloveni residenti in città sono 40 pari allo 0,14%, mentre nel 2016 erano 43 pari allo 0,15%.
In merito al livello di istruzione il 50,51% non hanno il diploma di scuola dell’obbligo, il 23,14% hanno il diploma di scuola media inferiore, il 20,60% ha il diploma di scuola superiore e il 5.76% ha il diploma di laurea.